REDAZIONE UMBRIA

Pochi sacerdoti e molti sono anziani. Il vescovo ridisegna la Diocesi

Pesa in Altotevere la crisi delle vocazioni. Monsignor Bedini incontra le parrocchie, alcune saranno unite

Pochi sacerdoti e molti sono anziani. Il vescovo ridisegna la Diocesi

Nella diocesi di Città di Castello ci sono 38 sacerdoti un terzo dei quali over 70, in tutto sono 63 le parrocchie, ma solo la metà sono ‘attive’. Alla luce di questi numeri e della ormai radicata crisi delle vocazioni, che non accenna a diminuire, il vescovo monsignor Luciano Paolucci Bedini si trova a dover gestire una radicale riorganizzazione dell’assetto diocesano, auspicando un principio di sussidiarietà tra zone vicine e sacerdoti chiamati sempre più a collaborare. La sfida che la Chiesa deve compiere – qui come altrove – è figlia del cambiamento dei tempi, della crisi delle vocazioni sacerdotali, in una società che sta mutando, anche nell’approccio con la fede rispetto al passato. "Non si parla di tagli, accorpamenti o chiusure ma – al contrario – di un rilancio della presenza della Chiesa sul territorio, con modalità, linguaggi e organizzazione più adeguate ai tempi di oggi". Il percorso di riorganizzazione non esclude dunque l’unione tra parrocchie per favorire il lavoro dei pochi sacerdoti rimasti e sarà comunque annunciato nel 2024, ma intanto il vescovo è già al lavoro.

In tutto il territorio della diocesi monsignor Bedini ha iniziato una serie di assemblee con sacerdoti, diaconi e fedeli nelle varie unità pastorali. Nella prima settimana ha incontrato le comunità di San Giustino, Lama, Selci e Citerna, e gli incontri continueranno nei prossimi mesi, fino a Natale. Si tratta di serate dedicate in particolare al dialogo con i parrocchiani per mettersi in ascolto dei bisogni e delle necessità di ciascuna realtà pastorale e per ragionare sulle prospettive di riorganizzazione. "Sono occasioni di incontro per coinvolgere ciascuno nelle riflessioni che lo stesso Consiglio presbiterale tifernate ha ritenuto importanti da fare proprio con i fedeli", ha detto il vescovo in conferenza stampa ieri mattina. L’iniziativa, a circa 15 mesi dall’inizio del ministero episcopale di monsignor Bedini nella diocesi tifernate, è stata illustrata insieme a don Francesco Mariucci, componente del Consiglio presbiterale diocesano e del Collegio dei consultori. "Ogni incontro viene introdotto dai parroci o dai sacerdoti che presentano al vescovo le loro comunità. Insieme si dialoga, a partire dalle sensibilità, dalle storie e anche dalle considerazioni delle persone che vivono nel territorio". Dopo le assemblee il vescovo tirerà le fila di questo percorso per valutare un progetto di riorganizzazione della presenza di sacerdoti e parrocchie nella comunità diocesana.

Cristina Crisci