REDAZIONE UMBRIA

"Più sicurezza per la zona Tescio". Il sindaco si appella alla Regione

Assisi, il Comune ha avviato i lavori sulle strade di montagna disastrate nuovamente dal maltempo

"Più sicurezza per la zona Tescio". Il sindaco si appella alla Regione

Monitorare con puntualità la zona colpita e il torrente Tescio (con centraline per raccogliere dati idraulici e pluviometrici), procedere con ogni urgenza alla pulizia dell’alveo corso d’acqua dalle centinaia di tronchi e alberi caduti che ne ostruiscono il corso (operazione che, in verità, si auspicava potesse partire già prima), procedere, da parte della Regione, a una soluzione strutturale con un piano di investimenti per interventi di adattamento e mitigazione del rischio idraulico che si sta riproponendo in questa area del territorio. E’ la richiesta partita dal Comune di Assisi all’indomani della nuova esondazione del corso d’acqua a seguite delle violente piogge fra sabato e domenica.

Necessario inoltre che la Regione proceda a una soluzione strutturale per il fiume Tescio con un piano di investimenti per interventi di adattamento e mitigazione del rischio idraulico che si sta riproponendo in questa area del territorio di Assisi.

Il primo cittadino Stefania Proietti, al Coc aperto in Comune dove si è recato domenica l’assessore regionale alla protezione civile Enrico Melasecche, ha chiesto poi, nuovamente alla Regione, di quantificare l’entità dei danni che si aggiungono ai danni dell’esondazione di fine giugno scorso.

Il Comune – viene evidenziato - ha già speso 150 mila euro in somma urgenza per il parziale ripristino delle strade comunali colpite dall’alluvione a giugno, e aveva già stanziato ulteriori 100mila euro per le strade di montagna, cifre che appaiono ormai irrisorie rispetto ai tanti ulteriori danni provocati anche dalle precipitazioni intense di venerdì e sabato scorso.

Intanto ieri sono iniziati i primi lavori per ripristinare in urgenza le viabilità a partire da quelle comunali.

Per la precisione i servizi operativi del Comune hanno proceduto a ripulire da fango e sassi la strada che conduce a Santa Maria di Lignano, a liberare i fossi, le cunette e le banchine per garantire il deflusso dell’acqua di dilavamento che continua a scendere da monte dopo tre giorni di piogge intense. Oggi si procederà con la strada comunale che porta a Paradiso Sant’Anna.