Pista ciclabile lasciata nel degrado A tagliare le erbacce ci va il sindaco

Per protesta saranno il primo cittadino di Trevi e gli amministratori a fare pulizia. Appello agli altri Comuni

Migration

Di fronte all’indifferenza delle istituzioni che, in occasione del recente incontro di Cannara tra l’assessore Enrico Melasecche ed i sindaci dei territori attraversati dalla pista ciclabile Spoleto – Assisi non ha fornito nessuna garanzia in merito alla manutenzione dell’infrastruttura, l’amministrazione comunale di Trevi prova a correre ai ripari. Nei prossimi giorni, capeggiati dal sindaco di Trevi Bernardino Sperandio (foto), gli amministratori e i componenti del consiglio comunale promuoveranno una azione di protesta, destinata a coinvolgere le altre amministrazioni comunali. Armati dell’attrezzatura necessaria per la potatura e il taglio dei rami che nascondono la pista, gli amministratori comunali di Trevi interverranno per eliminare i degrado del tracciato ormai impercorribile, a causa della crescita della fitta vegetazione e delle sterpaglie. "Dopo quanto scaturito dall’incontro con l’ assessore – spiega Sperandio –, a conclusione del quale la Regione ha confermato la disponibilità per ultimare la ciclabile Spoleto - Assisi- (un intervento da circa 800 mila euro), non sono state però fornite garanzie sulla manutenzione, quindi non abbiamo alternative.

Una protesta singolare – aggiunge Sperandio – che effettueremo in proprio con l’aiuto degli operai comunali, nel tentativo di ridare alla pista un aspetto decente che consenta ai cicloturisti, molti per il fine settimana in arrivo dalle regioni limitrofe, di fare una passeggiata in bicicletta e osservare le bellezze paesaggistiche dei territori, magari concludendo poi la gita conun soggiorno nelle strutture ricettive della zona. La competenza della manutenzione dovrebbe spettare alla Regione, in quanto proprietaria delle infrastruttura è il Demanio Regionale. Motivo per cui – continua Sperandio – attraverso la protesta continueremo a sollecitare la Regione nel tentativo di provvedere all’attuale e futura manutenzione, il cui costo, ci è stato detto, sarebbe di 40 mila euro. Sono consapevole che la protesta che andremo ad effettuare potrebbe essere interpretata come come una provocazione ma così non è. Eliminare l’inqualificabile degrado della Spoleto-Assisi potrebbe significare la messa in sicurezza del tracciato che, così come si presenta ora, oltre a negare il transito alle bici, potrebbe creare difficoltà (come già accaduto in passato ai vigili del fuoco accorsi per spegnere un incendio) ai mezzi di soccorso, che rischierebbero di arrivare in ritardo per ogni possibile emergenza. L’auspicio –conclude Sperandio – è che sulla scia della nostra protesta, i sindaci dei territori attraversati dalla pista, ognuno per la propria competenza, facciano altrettanto nei propri territori". Carlo Luccioni