Pd, un altro terremoto ’Bistocchi commissaria’. Ma consiglieri e segretari dicono no: "Irregolare"

A Perugia Bori sostituisce il dimissionario Cristofani con il capogruppo. Dura replica di 33 firmatari: "Violato lo statuto, si convochi l’assemblea".

Pd, un altro terremoto ’Bistocchi commissaria’. Ma consiglieri e segretari dicono no: "Irregolare"

Pd, un altro terremoto ’Bistocchi commissaria’. Ma consiglieri e segretari dicono no: "Irregolare"

Due ‘scosse telluriche’ tremende, che minano la stabilità del Pd di Perugia. Dopo le dimissioni di sabato del segretario comunale, Sauro Cristofani, in disaccordo con la linea del segretario regionale Tommaso Bori di virare sulla candidatura di Vittoria Ferdinandi e chiudere le porte a Progetto Perugia, ora c’è la grana del commissariamento. Domenica sera, sempre Bori, ha nominato la fedelissima Sarah Bistocchi alla guida del partito, ma la mossa ha fatto di nuovo saltare il tappo.

Ieri pomeriggio, infatti, è arrivata la bocciatura di 33 firmatari – tra cui 4 consiglieri comunali su sei, segretari di circoli e delegati assembleari – secondo cui la nomina viola lo Statuto e per questo va convocata l’assemblea comunale che può eleggere, senza congresso, il nuovo segretario. "L’attività politica del nostro partito e della coalizione che stiamo costruendo, non può permettersi di subire battute d’arresto – esordisce però Bori che sottolinea come sia stato tutto fatto nel rispetto dello Statuto – In questo delicato, quanto cruciale momento, quindi, è necessario rendere operativo, fin da subito, il livello comunale di Perugia e dotarlo di una struttura organizzata, al fine di velocizzare l’iter che ci porterà alle elezioni, certo che di poter agevolare anche un clima di condivisione e collaborazione tra tutto il gruppo dirigente del partito cittadino".

A Bistocchi il compito di redigere lista e decidere i candidati per le elezioni di giugno, compito non da poco. "Mi accingo a svolgere questo ruolo con spirito di servizio e senso di responsabilità – dice lei non senza aver ringraziato Cristofani – In questo non sarò sola: lo farò insieme agli altri soggetti rimasti in carica, il presidente dell’assemblea comunale e il tesoriere, insieme ai quali condurrò una gestione collegiale, a cominciare dalla segreteria uscente, perché tutti dobbiamo continuare ad avere cittadinanza e a dare il proprio contributo. La campagna elettorale è già cominciata – aggiunge - e il Pd deve cambiare marcia e recuperare terreno. Nessuno di noi può pensare di fare un passo indietro: tutti dobbiamo sentirci responsabilizzati e stare uniti, perché le grandi sfide si vincono insieme. Battere le destre in qualche mese è una grande sfida: una sfida giusta, e possibile".

Nel pomeriggio la nota di protesta: "La decisione del segretario regionale di commissariare l’unione comunale di Perugia e di esautorare l’assemblea cittadina tutt’ora in carica e nel pieno dei suoi poteri, è gravemente contraria alle regole e allo Statuto e rappresenta un serio errore politico e in quanto tale deve essere respinta. Chiediamo il pieno rispetto per i processi democratici interni a garanzia di ogni iscritto e a convinta tutela di chi sarà candidato alla carica di sindaco". I 33 chiedono che venga convocata "immediatamente l’assemblea comunale che si elegga democraticamente un segretario che sottoscriva l’impegno a non candidarsi nelle liste elettorali e che si inizi, quanto prima, a investire tempo e risorse al sostegno di chi sarà il candidato del centrosinistra, per il bene della città di Perugia. Gli sforzi fatti da più parti di convergere verso una unità politica attorno a una candidatura condivisa, che soddisfi precisi requisiti e a un programma da sostenere insieme, non siano vanificati da queste convulse prese di posizione fuori luogo, fuori tempo e fuori da ogni regola".

M.N.