Patrono, processione con i cavalieri

L’arcidiocesi e la città celebrano la festa di San Ponziano. La logistica e gli appuntamenti in calendario

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La città di Spoleto e l’intera Archidiocesi celebrano il Santo Patrono, il giovane martire Ponziano. Le celebrazioni, quest’anno inserite nella programmazione dell’825° anniversario della dedicazione della Cattedrale di Spoleto, prevedono momenti di formazione, di preghiera, di pietà popolare. Si parte questa mattina alle alle 11 e 30 con il solenne pontificale presieduto dall’arcivescovo Renato Boccardo in Duomo; poi alle 16, sono previsti i vespri pontificali e a seguire la processione con il ritorno della Reliquia alla Basilica di San Ponziano.

Dopo lo stop dovuto alla pandemia i referenti delle varie realtà (forze dell’ordine, circoli equestri, associazioni) che animano la processione sono pronti a riprendere in tutto e per tutto il rito in modo tradizionale con tanto di cavalieri e cavalli. Monsignor Boccardo ha avuto già occasione in anticipo per ringraziare tutti i partecipanti ed i fedeli per la disponibilità e ed ha chiarito una volta per tutte le voci che ultimamente sono circolate in città, approdando anche in consiglio comunale, sulla presenza dei cavalli alla processione: "Si è detto che il Vescovo non vuole i cavalli.

Non è affatto vero. Desidero – ha detto il Presule - che i cavalieri e i cavalli siano inseriti con dignità nella processione che fa memoria del Santo. Il nostro comune obiettivo – ha proseguito – è quello di valorizzare e curare bene ogni elemento della processione per farne un momento di preghiera serio e composto, al fine di offrire un bel servizio a quanti vi partecipano. A piedi e a cavallo, quindi, percorreremo ancora una volta le vie della Città per imparare da San Ponziano a vivere con coraggio". Il cerimoniere arcivescovile don Pier Luigi Morlino ha illustrato la logistica della processione, che sarà aperta come da tradizione da un gruppo di cavalli e cavalieri, con due novità rispetto al passato: i cavalli per ragioni di sicurezza partiranno all’incrocio tra via Filitteria, via Tobagi e via Duomo e non più da Piazza della Signoria; all’arrivo della processione ci si fermerà nello spazio antistante la Basilica di San Ponziano e lì ci sarà il momento di preghiera finale e la benedizione dell’Arcivescovo per tutti coloro che hanno preso parte alla processione.

"La processione – dichiara don Morlino - è un evento cristiano e pubblico che se curato bene produce frutti sulle famiglie, sui malati, sui giovani, sugli studenti, sugli anziani, sui lavoratori, sugli amministratori della cosa pubblica".

Daniele Minni