Orvietana, è festa salvezza Impresa riuscita in rimonta

Con il Montespaccato basta l’1-1. Per i biancorossi un decimo posto storico

ORVIETANA

1

MONTESPACCATO

1

ORVIETANA: Marricchi, Frabotta, Caravaggi, Borgo, Ricci, Siciliano, Rosini (77’ Rinaldi), Proietto (58’ Carletti), Mignani (88’ Chiaverini), Tomassini (91’ Bassini), Omohonria (64’ Siragusa). All. Fiorucci

MONTESPACCATO: Tassi, Attili (77’ Fulvi), Maurizzi, Bosi, Lazazzera, Tataranno (66’ Calì), Cerone, Mascella (66’ Follace), Anello, Bruno (83’ Laziz), Vitelli (77’ Sayari). All. Bussone

Arbitro: Marco Giordano di Matera

Marcatori: 41’ Cerone (R), 44’ Proietto

ORVIETO – Stadio stracolmo, entusiasmo alle stelle per l’ultima battuta di caccia della salvezza. Per la quale c’erano già buone sensazioni ma mancava la certezza. Ultimo ostacolo il Montespaccato, dietro in classifica e con speranze ridotte al lumicino, i cui giocatori meritano ogni onore per aver interpretato la partita in modo oltremodo generoso. C’è stata competizione dal primo all’ultimo fischio dell’arbitro, con Marricchi e il collega Tassi a meritare ottimi voti per aver sbrogliato situazioni ingarbugliate. Il numero uno dell’Orvietana con due interventi nelle prime battute della gara, Tassi, nella seconda parte. Ai numerosi sportivi biancorossi non è mancato un leggero pathos, allorché’, un minuto dopo il quarantesimo la palla calciata da Bosi impattava il braccio di un difensore, molto probabilmente Borgo. Per l’arbitro era rigore e il sinistro balistico di Cerone portava gli azzurri in vantaggio rovinando, , la media alla difesa dell’Orvietana che non prendeva gol da circa 400 minuti. Proietto, ex di gran lusso, tre minuti dopo s’incaricava del calcio piazzato la cui traiettoria mandava la palla in porta sul secondo palo, all’altezza dell’incrocio. La ripresa, meno brillante, anche per via del forte caldo, trovava l’Orvietana più volte vicina al gol della vittoria. Stati d’animo all’opposto nel momento del fischio finale: missione compiuta per l’Orvietana, retrocessione per la squadra romana. Era il momento dei festeggiamenti, a seguire di dodici mesi quelli per il successo nell’Eccellenza. Stavolta, forse, più calorosi, perché veramente sofferti. Il decimo posto finale, dopo il lungo travaglio vissuto nelle retrovie, è davvero storico. Fiorucci, inedito capo popolo dei festeggiamenti, con tanto di promessa di matrimonio alla compagna, non nuovo alle imprese orvietane, stavolta si è superato. Ha trovato spalla nel direttore generale, Fabrizio Mortolini, la fiducia incondizionata del Presidente, Roberto Biagioli e dei ragazzi con tanta voglia di fare giustamente ripagati.

Roberto Pace