In Umbria anche in questo secondo trimestre resta molto alta la percentuale delle assunzioni considerate dalle aziende “di difficile reperimento” (53%, rispetto al 49,2% della media nazionale, il che significa che nella regione rischia di non venire coperto oltre un avviamento al lavoro su due), mentre le assunzioni offerte dalle imprese solo nel 29% dei casi sono stabili; migliora (dall’11% al 14%) la quota di assunzioni destinate ai laureati, che tuttavia resta ben sotto la media nazionale (19%). Quanto alle imprese che prevedono di assumere, sono il 13%, in aumento rispetto all’11% dell’anno scorso. Sono alcuni degli elementi che emergono dai nuovi dati del Sistema Informativo Excelsior – curato da Unioncamere-Anpal - relativi alle previsioni di entrate al lavoro nel mese di maggio per quanto riguarda le imprese industriali e dei servizi. Va ricordato che i dati del Sistema Informativo Excelsior si basano su un ampio e continuo monitoraggio del sistema imprenditoriale: ben 110mila le aziende coinvolte, che esprimono le proprie previsioni sulle chiamate al lavoro che prevedono di effettuare nei mesi successivi.
I profili più richiesti: nel 35% dei casi operai specializzati e conduttori di impianti, nel 31% professioni commerciali e dei servizi, nel 15% dirigenti, specialisti e tecnici, nel 13% profili generici e nel 6% impiegati. Sul fronte dei settori economici, gli avviamenti al lavoro nella regione prevedono 2mila 240 chiamate nel commercio (+130 rispetto allo stesso trimestre 2013), 1.770 nei servizi di alloggio e ristorazione; servizi turistici (-160), 2mila 350 nelle costruzioni (+580), 1.830 nei servizi alle persone (+280) e 1.200 nei servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone (+150).