Nuova mappa di rischio

L'Autorità di bacino dell'Appennino Centrale ha approvato la ridefinizione delle aree a rischio di esondazione del Tevere e del Nera nel territorio di Terni, utilizzando tecnologie all'avanguardia. Un nuovo quadro conoscitivo per tutelare, pianificare e programmare il territorio.

TERNI L’Autorità di bacino dell’Appennino Centrale ha approvato la ridefinizione delle aree a rischio di esondazione del Piano di Assetto Idrogeologico del fiume Tevere nel contesto idrografico del fiume Nera, nel territorio della Conca ternana. L’aggiornamento, illustrato in Provincia (foto), riguarda il tratto idrografico tra il ponte delle Marmore (SS 79 bis) e il ponte della SS 3 bis, per un’estensione di circa 12 km e comprende il tratto urbano di Terni dove negli ultimi anni sono stati realizzati, da parte del Consorzio di Bonifica Tevere Nera, diversi interventi di mitigazione del rischio idraulico volti a fronteggiare potenziali scenari d’esondazione. "La revisione delle mappe di pericolosità e di rischio - spiega la Regione – è stata resa possibile grazie all’acquisizione di nuovi rilievi topografici e studi di dettaglio condotti dall’Autorità di bacino in stretta collaborazione con la Regione Umbria e il Consorzio di Tevere Nera utilizzando le più avanzate tecnologie oggi disponibili quali droni, lidar e software di modellazione e simulazione idraulica di ultima generazione. Il nuovo quadro conoscitivo costituirà un riferimento essenziale per le conseguenti azioni di tutela, pianificazione e programmazione del territorio. Attualmente sono in corso ulteriori specifiche attività di studio ed aggiornamento su vari contesti del reticolo secondario, comprendenti i torrenti Stroncone, Tarquinio, Tescino e Pacce ricadenti nel Comune di Terni".