"Niente assunzioni per colpa della Regione"

La Provincia approva il bilancio, persi 4 milioni a causa del Covid. "L’ammanco da parte di Palazzo Donini è di 5,6 milioni".

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Il Covid ha fatto perdere alla Provincia di Perugia 4 milioni di euro. E’ questo uno degli argomenti discussi del Dup e del Bilancio di previsione 2022-2024, che sono stato approvati con 7 voti favorevoli e 6 contrari dal Consiglio provinciale. Ad illustrare i documento contabili è stata la consigliera con delega al Bilancio Erika Borghesi che ha specificato come nella predisposizione di questi documenti "sono state affrontate alcune criticità: il perdurare della crisi pandemica alla quale si è aggiunta la crisi politica internazionale che ha portato a una riduzione delle entrate dell’Ente (4 milioni circa) e ad un incremento dei costi legati ai consumi energetici (500.000 euro circa). A questo si va ad aggiungere il mancato riscontro della Regione Umbria – ha detto – alle pressanti richieste della Provincia di finanziare le funzioni regionali trasferite (strade regionali) che comportano all’Ente un onere di 5,6 milioni di euro. Questo ammanco viene interamente accantonato nel Fondo Crediti di dubbia esigibilità che non consente di poter procede ad assunzioni di nuovo personale in quanto deve essere rispetta la percentuale del 19,7%. La chiusura del bilancio a fronte di queste criticità – ha aggiunto – è stata possibile grazie alla riduzione del contributo di finanza pubblica che la Provincia deve pagare allo Stato e il differimento delle rate dei mutui sospesi in essere con la Cassa Depositi e Prestiti. Infine a copertura delle minori entrate tributarie a causa della crisi pandemica è stato previsto il fondo Covid". Il revisore dei conti Alessandro Montrone pur esprimendo parere favorevole al documento, si è raccomandato di porre l’attenzione: alla Imposta provinciale di trascrizione (Ipt), una entrata che varia in relazione al mercato dell’auto che in questo momento va monitorato attentamente, alle sanzioni amministrative che sono sempre più difficili da riscuotere, alle tempistiche del Dup (documento unico di Programmazione) redatto un po’ in ritardo, al recupero delle coperture finanziare che la Regione deve dare alla Provincia per i servizi che svolge per suo conto". "Mi sembra limitativo attribuire i problemi alla crisi pandemica – ha replicato Catia Degli esposti, consigliere di opposizione – perché durante il Covid c’è stato un aumento delle entrate, inoltre siamo stanchi del ritornello sentito più volte che la Regione Umbria non dà i soldi dovuti perché questo problema è nato nel 2014 e solo nel 2019 si è deciso di fare un’azione legale".