
Il cioccolato come prezioso alleato contro l’invecchiamento. "Un tipo speciale però di cioccolato – sottolinea il professor Francesco Galli (foto) dell’Università degli Studi di Perugia, coordinatore di uno specifico progetto di ricerca europeo – che diventerà un alimento mirato a combattere la malnutrizione calorico-proteica che causa perdita di massa muscolare nell’anziano". Choko-age - questo il nome del progetto risultato vincitore tra 17 proposte valutate nel bando Prevnut della joint programming iniziative “A healthy diet for a healthy life“ e finanziato dalla European Research Agency nell’ambito del programma Horizon 2020 in collaborazione con il ministero dell’Università e della Ricerca -, studierà per tre anni l’effetto di un piano integrato d’intervento nutrizionale e attività fisica. "Abbiamo puntato – spiega il professor Galli – su un alimento molto gradevole e gratificante: il cioccolato nero fondente che verrà arricchito con vitamina E, un antiossidante fondamentale per proteggere i tessuti dalle aggressioni dell’invecchiamento. Le proprietà di questo nuovo alimento saranno studiate a fianco di un programma di attività fisica ad alta intensità, opportunamente disegnato per controllare i livelli di cortisolo e sostenere il metabolismo muscolare dell’anziano".
Al progetto di ricerca, coordinato come detto dall’Ateneo umbro, lavorerà un consorzio internazionale di quattro Paesi formato da Italia, Spagna, Regno Unito e Norvergia. Il programma vede inoltre la collaborazione di due imprese: Perugina-Nestlè e Molecular Horizon, entrambi con sede a Perugia.
I partner privati, su indicazioni dei ricercatori, si occuperanno sia di sviluppare un alimento ad elevata palatabilità (Perugina) che di gestire il “big data“ (Molecular Horizon) prodotto dal partenariato di ricerca internazionale durante le fasi di verifica dell’intervento nutrizionale e dell’attività fisica (previsto un trial clinico sui pazienti anziani inglesi, norvegesi e spagnoli) sui parametri muscolari, cognitivi e immunitari dei soggetti anziani coinvolti nello studio.
"I primi risultati? Nel 2024 – dice ancora Galli –. Avremo elementi utili per gestire l’invecchiamento aggiungendo salute agli anni in vita".
Insomma mangiare cioccolato sarà elisir di giovinezza?
"Diciamo che aiuterà a contrastare certe fragilità tipiche dell’invecchiamento. Il tono muscolare cala in modo visibile dai 50 anni ma in realtà comincia molto prima. L’alimento che cerchiamo di creare insieme all’attività fisica aiuta a frenare il processo. Il cioccolato è stato scelto sia per la gradevolezza sia per l’accessibilità in un mercato ampio e a basso costo". Il team perugino, oltre che dal professor Galli è composto dalle ricercatrici Desirée Bartolini e Rita Marinelli (Biochimica applicata e nutrizione umana del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche), Mario Rende, Anna Maria Stabile e Alessandra Pistilli della sezione di Anatomia Umana e dai docenti Vincenzo Nicola Talesa e Cinzia Antognelli della sezione di Biologia.
D. Miliani