E' morto Luciano Gaucci, storico presidente del Perugia Calcio

Aveva 81 anni. Ha segnato un'epoca del calcio italiano

Luciano Gaucci (Foto archivio)

Luciano Gaucci (Foto archivio)

Perugia, 1 febbraio 2020 - E' morto Luciano Gaucci, storico ex presidente del Perugia. Aveva 81 anni. Se ne va un pezzo del calcio italiano. Vulcanico, in prima linea per difendere il suo Perugia, autore di grandi colpi di mercato e "padre" di alcuni calciatori che poi hanno fatto fortuna altrove: questo era Luciano Gaucci, personaggio amato dalle televisioni proprio per la sua schiettezza.

Un "patron" vecchio stile, una figura che oggi non esiste più in un calcio che in pochi anni è completamente cambiato. E' lutto a Perugia per una figura molto amata dai tifosi, cui Gaucci ha fatto vivere anni magici al Curi. Gaucci acquistò il Perugia per due miliardi di lire nel 1991 quando la squadra era in Serie C e la riportò ai piani alti del pallone.

In Serie A il Perugia fu protagonista di epiche battaglie contro le grandi del campionato. Il Perugia giocò in quegli anni la Coppa Uefa e vinse l'allora Coppa Intertoto

Scoprì tanti campioni ma anche un allenatore che da poco è tornato proprio sulla panchina del Perugia: Serse Cosmi. E proprio "il Perugia di Cosmi" fu una delle squadre che ha caratterizzato il calcio italiano negli ultimi vent'anni. Tra gli acquisti eclatanti, quello di Hidetoshi Nakata, che aprì il mercato giapponese all'Europa.

Ma nessuno dimentica la stagione 2003/2004, quando fece firmare il figlio del colonnello Gheddafi, Saadi, che indossò una sola volta la maglia del Perugia in campionato, contro la Juventus, di cui all'epoca era socio attraverso la Tamoil, compagnia petrolifera di famiglia. 

La vita di Gaucci è stata caratterizzata anche dalle vicende giudiziarie: per il fallimento del Perugia patteggiò una pena di tre anni. Si rifugiò a Santo Domingo da latitante. Era nato a Roma. Fu proprietario anche di Viterbese, Catania e Sambenedettese.

Non solo calcio: Gaucci viene ricordato anche per la sua competenza nel mondo dell'ippica, con l'acquisto a poco prezzo di cavalli che poi gli hanno dato grandi soddisfazioni. Tra gli altri, il purosangue irlandese Tony Bin, che vinse premi per tre miliardi delle vecchie lire e fu rivenduto a 7 miliardi.