"Samuele De Paoli, ecco perché fu legittima difesa"

Archiviazione dell’accusa di omicidio preterintenzionale per la trans Patrizia: le motivazioni della Procura. I legali della famiglia: "Ci opporremo"

Il luogo dove Samuele De Paoli fu trovato cadavere

Il luogo dove Samuele De Paoli fu trovato cadavere

Perugia, 4 agosto 2022 - "Pur essendo stato il comportamento dell’indagato la causa del decesso di Samuele De Paoli, lo stesso va inquadrato in una reazione all’aggressione altrui in corso; reazione consistita, per quanto anche risultante in atti, nell’apprensione del collo del contendente con una mano, senza l’esplicazione di un’energia idonea, anche in mera potenza, a determinare o dimostrare una volontà di soffocamento". È per questo che la Procura di Perugia ha chiesto l’archiviazione dell’accusa di omicidio preterintenzionale nei confronti della trans Patrizia, indagata per la morte di Samuele De Paoli, trovato cadavere il 28 aprile del 2021, in un campo a Sant’Andrea delle Fratte.

Samuele De Paoli
Samuele De Paoli

«Non si ravvisa una condotta di reato – sottolinea ancora la Procura – da parte dell’indagato dallo sviluppo della quale si sia verificato l’evento letale, dovendosi ricondurre il gesto determinante all’esimente di cui all’articolo 52 del Codice penale (legittima difesa, ndr) poiché posto in essere al fine di sottrarsi o interrompere l’azione aggressiva ai suoi danni in essere come le lesioni riportate attestano". La Procura sostiene che De Paoli avrebbe aggredito per primo la trans Patrizia, al secolo Hudson Pinheiro Reis Duarte, 44 anni, con tutta probabilità dopo una discussione sull’utilizzo del preservativo durante il rapporto che si apprestavano a consumare. Samuele avrebbe quindi costretto Patrizia a uscire dalla Fiat Panda e nella colluttazione sarebbero finiti nel fosso: il giovane sopra, che picchiava la trans. In questo frangente, sostiene la Procura, Pinheiro avrebbe afferrato al collo De Paoli per difendersi, per far sì che smettesse.

"Con riferimento ai dati medico legali e alle dichiarazioni acquisitie è affermabile – scrive la Procura – che la produzione del riflesso vagale di cui è rimasto vittima il giovane Samuele De Paoli sia da attribursi alla condotta dell’indagato. Va tuttavia escluso, per le ragioni esposte dai consulenti tecnici, oltre che dalla stessa logica applicata alla fattispecie fattuale, che il comportamento tenuto dallo stesso indagato sia stato espressione di una volontà di uccidere diretta o indiretta riconducibie all’articolo 575 del codice penale (omicidio, ndr)". Ma, secondo la Procura, non si è trattato neanche di omicidio preterintenzionale in quanto sul corpo del povero Samuele non sono stati rilevati segni di violenza a parte, appunto, quelli "sul collo che vanno ricondotti a un unico momento della collutazione".

L’avvocato Francesco Gatti, che difende la trans Patrizia, ritiene "condivisibili le determinazioni della Procura. Atteso che i famliari si opporranno, attendiamo serenamente lo svolgimento dell’udienza camerale. Sempre nel massimo rispetto del dolore della famiglia". Gli avvocati Valter Biscotti e Pignattini, che assistono la mamma di Samuele e i suoi fratelli, hanno già annunciato opposizione alla richiesta di archiviazione.