REDAZIONE UMBRIA

"Morirei nella speranza di poterti riabbracciare"

Lungo post del fidanzato di Maria Chiara, uccisa dall’eroina a poche ore dal suo diciottesimo compleanno. "Voglio che tutti sappiano quanto ti amo"

"Non voglio giustificarmi, né commiserarmi, con questo post voglio ricordarti, anche se ti ricorderò per sempre lo stesso, voglio che lo sappiano tutti quindi non voglio nemmeno nascondermi, come non ho nascosto quello che abbiamo fatto quella serata maledetta, se fosse stata veramente quella serata a farti volare via allora avrei preferito non averti mai conosciuto, però non rimpiango niente, e con il non rimpiango intendo non rimpiango di averti fatto stare bene anche senza alcuna sostanza".

Scrive cosi su Facebook Francesco Gnisci, 21 anni, fidanzato di Maria Chiara Previtali stroncata da una overdose di eroina poche ore dopo il suo 18esimo compleanno, il 10 ottobre. Il giovane è indagato per omicidio preterintenzionale; è stato lui a raccontare gli investigatori che, insieme alla ragazza, avevano comprato la droga risultata. "Ogni cosa nel bene e nel male la facevamo sempre insieme – continua –, confrontandoci sempre insieme, dicendoci sempre tutto con sincerità come due amici d’infanzia. Non avevamo peli sulla lingua, ci sentivamo sicuri una accanto all’altro, anche da distanti, non rimpiango di averti sempre ripetuto di essere speciale, fino allo sfinimento (…). Scrivo questo post per far sapere a chiunque che ti amavo e ti amo ancora come fosse il primo giorno che ti ho incontrata (…) ora mi prendo tutte le mie pene qualsiasi esse siano, di me non m’importa, ma te rimarrai sempre dentro di me ed il mio più grande rimpianto è di non averti più fisicamente qui con me, mi manchi, vorrei morire con la speranza di riabbracciarti". "Scrivo queste parole d’istinto come d’istinto scrivo che ti amo e lo farò per sempre – conclude Francesco –. Pensate, scrivete, parlate, dite quello che volete ma ciò che siamo e siamo stati lo sappiamo solo io e lei, ti amo, amore mio".

Ste.Cin.