REDAZIONE UMBRIA

Montedoglio, la diga ha fatto il pieno L’invaso raggiunge livelli da record

Immagazzinati 110 milioni di metri cubi di acqua: "Risorse importanti per l’estate". Un vertice sulla sicurezza

Montedoglio, la diga ha fatto il pieno L’invaso raggiunge livelli da record

"Mai vista la diga di Montedoglio così piena negli ultimi anni". Chi vive in zona non era più abituato a vedere l’invaso con tutta questa acqua, costretta a stare sotto certi limiti tra i cantieri decennali che ne avevano ridotto la portata, e la siccità. Invece in questi giorni la diga è tornata a salire e con essa anche le prospettive di un’estate meno secca per il territorio. È stata infatti toccata quota 388 metri sul livello del mare, equivalente a circa 110 milioni di metri cubi di acqua invasata, che attualmente è la massima autorizzata in fase di collaudo.

Dovrà rimanere a questo livello per almeno 15 giorni, così da chiudere il primo step del collaudo. Tutta l’acqua in più viene rilasciata al momento sul fiume Tevere. Dallo scorso 15 maggio, inoltre, è iniziata la stagione irrigua. L’ente Acque Umbre Toscana avrà la possibilità di immagazzinare su Montedoglio, dal prossimo autunno, tutta l’acqua necessaria per portarlo alla quota massima di 393,50 pari a 145 milioni di metri cubi.

Si parlerà del presente e delle prospettive di questo invaso fondamentale per la valle del Tevere nell’incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Citerna per lunedì 5 giugno. Si tratta di un’assemblea pubblica in programma per le ore 20.30 al Nuovo Cinema Smeraldo di Pistrino per parlare del nuovo collaudo che sta interessando in queste settimane la diga di Montedoglio. "Un incontro – spiega il sindaco di Citerna, Enea Paladino – che ha la finalità di mettere in dialogo le istituzioni preposte al controllo e alla gestione dell’invaso con la cittadinanza, non solo del comune di Citerna, ma di tutta la valle umbra e toscana". Per questo l’iniziativa, fortemente voluta dall’amministrazione comunale, è aperta a tutti gli enti, alle istituzioni e alle associazioni che vorranno dare il loro contributo. "Dopo i fatti del 29 dicembre 2010 – ha dichiarato ancora il sindaco Paladino – è per noi un obbligo morale tutelare la sicurezza dei nostri cittadini e della nostra valle, informandoli di tutto quello che sta avvenendo, in maniera chiara e trasparente". Ad invocare un incontro pubblico sulla sicurezza della diga era stato anche il comitato E45 Punto 2: "Dobbiamo pretendere sicurezza e adeguati ristori in bolletta per uso civile, irriguo e industriale. Abbiamo sulla testa uno dei più grandi invasi italiani costruito su una linea di faglia sismica attiva, occorre sicurezza".