Mirino su edilizia e lavoro nero. La Guardia di Finanza sfida infiltrazioni e soldi ’sporchi’

Un anno di attività riassunto nel bilancio del comandante provinciale Carlo Tomassini. Recuperati 13 milioni di euro sottratti al Fisco e scoperti 96 evasori. Lotta allo spaccio.

Mirino su edilizia e lavoro nero. La Guardia di Finanza sfida infiltrazioni e soldi ’sporchi’

Mirino su edilizia e lavoro nero. La Guardia di Finanza sfida infiltrazioni e soldi ’sporchi’

Se il 2023 è stato l’anno della progettualità, il prossimo sarà quello della realizzazione. Per questo i controlli sulla spesa pubblica, relativa al finanziamento dei progetti del Pnrr, inevitabilmente saranno potenziati. Lo ha evidenziato il comandante provinciale della Guardia di finanza di Perugia, colonnello Carlo Tomassini (foto), tirando le somme dell’attività svolta dalle Fiamme gialle nel 2023. Uno sforzo maggiore potrà contare, forse, sul personale destinato in precedenza ai controlli sui percettori del reddito di cittadinanza. Le modifiche di legge, infatti, stringono la fetta dei destinatari del sostegno previsto dallo Stato. Allo stesso modo, si è chiusa, al momento, la parentesi dei bonus per la ripartenza che, nel 2023, ha portato la Finanza a bloccare decine di milioni di euro per cessione di crediti per lavori inesistenti, 9 quelli sequestrati nel corso di un’indagine relative ai bonus facciata, ai danni di un’azienda edile con sede a Perugia. Tra i settori privati, quello che continuerà ad essere particolarmente attenzionato è quello turistico ricettivo, vista la particolare vocazione dell’Umbria e il fiorire di strutture ricettive, dove sono state riscontrate le principali irregolarità per quanto riguarda le posizioni di lavoratori (101 quelli in nero, 86 quelli irregolari). Per quanto riguarda la criminalità organizzata, gli accertamenti confermano come più che un radicamento stabile, si registrino tentativi di infiltrazione nel tessuto economico anche con la presenza di soggetti nel settore dell’edilizia, ma anche del commercio e del turismo, vicini a ‘ndrine calabresi e sodalizi di natura camorristica. Insomma, il rischio è quello che i soldi sporchi vengano reinvestiti. Poche le denunce per usura, un dato che non rassicura gli investigatori. Importanti i risultati nel contrasto a spaccio e traffico di droga, con sequestri importanti di stupefacenti. Nell’attività "classica", significativo il recupero di 13 milioni di euro sottratti al Fisco e incassati dallo Stato in seguito ad accertamenti tra le 570 verifiche effettuate. Sono stati 96 gli evasori scoperti.