Mini-Nodo, la protesta ora è contro la Regione

In tanti in piazza Italia per ribadire il "no" all’opera stradale. Incontro con i politici che promettono lavori anche sulla "rampa"

Stavolta i comitati contro il Mini-Nodo di perugia (la bretella stradale che dovrebbe collegare Collestrada a Madonna del Piano) sono arrivati davanti ai Palazzi del potere. E hanno gridato di nuovo il loro "no" all’opera. "Nonostante i Comuni di Torgiano e di Perugia si siano espressi negativamente, Anas continua la sua corsa ed ha chiesto a tutti i proprietari degli immobili interessati dal tracciato ipotizzato di consentire l’accesso per eseguire i sondaggi geognostici – hanno detto – Per quale motivo si conferiscono incarichi onerosi per studi e approfondimenti che potrebbero rivelarsi inutili visto che il Ministero dei Trasporti ha chiesto di valutare proposte alternative che Anas non ha mai elaborato?" hanno chiesto i tanti cittadini arrivati ieri pomeriggio in piazza Italia.

Una delegazione del coordinamento dei comitati, delle associazioni, delle imprese e dei cittadini (composta da Luciana Renzini, Gianfranco Mincigrucci, Simonetta Cianetti e Luigi Fressoia) è stata ricevuta poi a Palazzo Cesaroni da alcuni consiglieri regionali e dall’assessore Enrico Melasecche. Con l’occasione la delegazione di cittadini ha consegnato 5700 firme contro il progetto. La riunione, coordinata dalla vicepresidente dell’Assemblea legislativa Simona Meloni (Pd), ha visto la partecipazione dei consiglieri regionali di maggioranza e opposzione. L’assessore Melasecche ha detto che i tecnici Anas "stanno realizzando un’analisi dei flussi di traffico intorno a Perugia, anche in vista dell’ampliamento del centro commerciale di Collestrada, che comporterà un ulteriore aumento del traffico. Appena saranno disponibili questi dati ci sarà un ulteriore confronto". Inoltre ha annunciato che Anas sta lavorando al raddoppio delle rampe di accesso a Ponte San Giovanni. Ma lo scontento resta.