
In azione i poliziotti del Commisssariato di Città di Castello
Un ragazzo di 20 anni di Città di Castello è finito in carcere a Capanne per stalking ai danni di una ragazza, sua coetanea. Una vicenda che si trascina da mesi, con vari provvedimenti già assunti a suo carico. Il giovane infatti era già indagato per gli atti persecutori e per questo, a suo carico, era scattato un primo divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ‘vittima’ con tanto di applicazione del braccialetto elettronico. Ma il ventenne, di nazionalità marocchina, non ha rispettato le misure adottate e ha ripetutamente violato le prescrizioni, tornando a minacciare la ragazza e arrivando a chiederle di ritirare la denuncia sporta a suo carico. Per questo motivo è stata presa la decisione di richiedere l’aggravamento della misura cautelare che è stata concessa dal giudice: il ventenne è stato quindi arrestato e portato in carcere a Perugia dagli agenti del commissariato di polizia di Città di Castello in esecuzione dell’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari.
Il giovane, da anni residente in zona, ha precedenti di polizia e in questo caso deve rispondere del reato di "inottemperanza alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione nei confronti della parte offesa". Nelle maglie della vicenda è emerso che il 20enne nonostante le misure a suo carico aveva continuato a contattare la vittima - anche per il tramite di altre persone - rivolgendole pesanti minacce e intimandole di rimettere la querela. Per questi motivi, "stante l’inadeguatezza della misura e il pericolo di reiterazione della condotta" il gip del Tribunale di Perugia ha disposto l’aggravamento della misura. La vicenda giunge in questa settimana dedicata alla violenza contro le donne che anche in Altotevere segna numeri in aumento. Nel 2024 il centro Medusa -che serve gli 8 comuni della zona sociale ed è gestito dall’associazione LiberaMente Donna- ha registrato ancora una volta dati in aumento rispetto ai dodici mesi precedenti. Dal primo gennaio al 25 novembre, sono state, infatti, 50 le donne prese in carico per la prima volta dal servizio, che ha ricevuto 490 chiamate e ha svolto 357 colloqui. Per fare un confronto: da gennaio a novembre del 2023 le donne seguite dal servizio erano state 38. I dati sono stati resi noti nel corso del tavolo di confronto che si è riunito nella giornata del 25 novembre a Città di Castello alla presenza di istituzioni, forze dell’ordine e mondo del volontariato.