"Mascherine non idonee, sostituirle subito"

Gli operatori sanitari: "Provocano irritazioni e rendono difficoltosa la respirazione". Botta e risposta tra il sindacato dei medici e l’Usl2

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"Negli ospedali dell’Usl Umbria 2 torna l’incubo delle mascherine non idonee. Le Ffp2 consegnate da fine maggio ai medici, professionisti e operatori sanitari sono infatti inutilizzabil, poiché provocano irritazioni cutanee, prurito, e lesioni da pressiome, rendono difficoltosa la resirazione e dopo un’ora di utilizzo generano cattivo odore e una sudorazione anomala". E’ la denuncia del sindacato dei medici, la Federaizone Cimo–Fesmed, che ha inviato un’istanza tutti i vertici della sanità locale "chiedendo il ritiro immediato e la sostituzione delle Ffp2 non idonee per uso sanitario". Il sindacato, in caso di mancato intervento, segnalerà la vicenda a Inail, Inl, Finanza e Nas. "Un medico – continuano Cimo-Fesmed – si è anche graffiato vicino all’occhio rimuovendo la mascherina, poiché le parti metalliche che fermano i laccetti di plastica risultano esposte. I dipendenti sono costretti ad acquistre le mascherine in proprio". E ancora: "Ricordiamo che il datore di lavoro è obbligato dalla legge a fornire ai lavoratori i necessari dispositivi di protezione individuale – ricorda Crisitna Ceci, presidente federale Cimo-Fesmed Umbria –. È inaccettabile avere a disposizione mascherine di questo genere. È l’ennesimo segnale del declino del nostro Servzio sanitario regionale e dell’attenzione prestata alla salute dei professionisti della sanità".

E arriva subito la risposta della Direzione strategica dell’Usl 2: "Tali presidi risultano essere in possesso di tutte le certificazioni di idoneità e garantiscono il massimo livello di qualità in termini di efficacia e protezione. Tali mascherine offrono una completa salvaguardia contro virus, polveri e aerosol, sono state valutate totalmente idonee. Evidentemente la conformazione “a conchiglia” di tale mascherine che, è opportuno ribadirlo, rappresentano il gold standard in fatto di protezione e tutela della salute e sono pienamente rispondenti ai requisiti tecnici definiti dal capitolato di gara, non risultano confortevoli, in alcuni operatori, per un utilizzo prolungato in ambiente sanitario. In seguito alle segnalazioni pervenute nei giorni scorsi, la direzione strategica della Usl Umbria 2 si è già adoperata con il Cras e con la ditta aggiudicataria dell’appalto regionale per individuare in tempi rapidissimi una soluzione alternativa che affianchi alla massima efficacia protettiva, un migliore comfort e agio a beneficio del personale impegnato negli ospedali e nelle strutture sanitarie aziendali tanto che, nel giro di pochi giorni, verranno distribuite progressivamente ulteriori tipologie di mascherine che rispondono a tali requisiti e a tali caratteristiche", conclude la Usl 2.