Mascherine, crollano le vendite Chirurgiche giù del 70 per cento

Federfarma Umbria "Ma molti acquistano quelle lavabili economicamente più convenienti"

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"Il calo di vendite di mascherine chirurgiche nelle farmacie umbre nell’ultimo mese, si aggira tra il 60 e il 70 per cento. Ma ciò non è solo colpa di un alleggerimento della tensione, ma probabilmente anche legato alla vendita di protezioni lavabili che molti preferiscono utilizzare". Augusto Luciani, presidente di Federfarma Umbria, traccia un quadro alla luce delle notizie che raccontano come in tutto il Paese la vendita delle mascherine sia progressivamente calata. "Accade anche in Umbria – garantisce Luciani – anche se vanno fatte alcune precisazioni a mio avviso. Intanto nella nostra regione il virus praticamente non circola e questo non è affatto un fattore secondario. Poi va detto che comunque noto che nei luoghi chiusi non c’è stato un calo di attenzione: la gente utilizza le mascherine in maniera corretta e diligente. Non dimentichiamo – aggiunge – , oltre al fatto che molti utilizzano le lavabili visto che dal punto di vista economico è più conveniente, che il caldo non aiuta in questo momento e che indossarle è fastidioso. Ritengo piuttosto normale – continua Luciani – il fatto che all’aperto si utilizzino meno: non sono obbligatorie e vanno infilate solo se la distanza è minore di un metro. E non dimentichiamo – conclude il presidente di Federfarma – che i pareri contrastanti tra virologi a cui assistiamo da settimane non aiutano certo a un utilizzo corretto delle protezioni".

Michele Nucci