REDAZIONE UMBRIA

Marito e moglie, non per amore Nei guai un’italiana e un algerino

Marito e moglie, ma solo per questioni di ‘bandiera’. Cinquantatreenne italiana lei, lui trentenne di origini marocchine, in mezzo quel matrimonio combinato finito sotto la lente dell’Ufficio Immigrazione della Questura, quasi per caso. Tutto finto, per far ottenere a lui la cittadinanza italiana, così i coniugi sono stati denunciati.

La storia è infatti emersa durante la normale attività di acquisizione pratiche relative alla regolarizzazione di cittadini stranieri sulla loro posizione giuridica nel territorio nazionale: gli agenti addetti hanno riscontrato -attraverso l’indagine a carico di una donna italiana classe ‘6 - la dichiarazione mendace relativa alla convivenza con un uomo originario del Marocco. In pratica i due erano convolati a nozze, ma la polizia ha scoperto che non si trattava di amore vero e proprio, bensì di un matrimonio combinato per far ottenere al marito la cittadinanza italiana. Infatti gli agenti del commissariato tifernate, attraverso un’accurata indagine a carico della cinquantatreenne hanno riscontrato che le dichiarazioni fornite dalla donna relative alla convivenza con il trentenne erano false.

Appurato che le motivazioni che avevano spinto i due alle nozze non erano affatto di natura sentimentale, bensì che si trattava appunto di un matrimonio combinato, i poliziotti hanno fatto partire la denuncia all’autorità giudiziaria per il reato del caso.