Finalmente il cinema rende omaggio ad un grande eroe di guerra italiano, il comandante del sommergibile “Cappellini“, Salvatore Todaro, protagonista di memorabili imprese di coraggio e altruismo, le cui gesta sono ora rilanciate al grande pubblico grazie al film "Comandante", del regista Edoardo De Angelis e Pierfrancesco Favino nei panni dell’ufficiale di Marina, presentato al Festival di Venezia. Tra i marinai dell’equipaggio del “Cappellini“ c’era anche l’orvietano Ferruccio Todini (nella foto), sottocapo motorista della Regia Marina e protagonista di molte imprese rimaste finora confinante nell’ambito dei racconti familiari. Una di queste ebbe inizio nel momento in cui il cui sommergibile sul quale era imbarcato giunse in Giappone nell’autunno del 43 trasportando un carico di gomma sintetica che il governo Mussolini aveva inviato all’alleato nipponico. Giunti in Giappone, però, l’intero equipaggio italiano venne arrestato avendo l’Italia abbandonato l’alleanza dell’Asse dopo l’8 settembre. Per Todini cominciò un lungo periodo di detenzione in Giappone. Le figlie Fiorella e Rosa Todini:"Sapevamo da alcuni mesi che si stava lavorando alla realizzazione del film, ma quando abbiamo appreso che avrebbe aperto la Mostra di Venezia è stata una grande emozione". "Ferruccio non amava molto parlare delle sue missioni di guerra, solo in qualche occasione si lasciò andare raccontando il salvataggio equipaggi nemici dopo averli affondati", spiega Fiorella. "Nei suoi ricordi c’era anche, purtroppo, quella volta che furono, invece, costretti a lasciare in mare i naufraghi, troppi per trasportarli tutti nel sommergibile", racconta Rosa. "Il film - sottolineano le figlie - è una luce nuova sull’attività di papà in guerra; non avevamo piena coscienza che l’equipaggio era famoso per salvare i naufraghi".
Cla.Lat.