Uccise due bambini. Il 'mostro' di Foligno cambia casa

Luigi Chiatti ha preso la residenza a Capoterra, in Sardegna dove sta scontando la misura di sicurezza all’interno di una Rems. Per l'Umbria è un risparmio sulle spese per la sanità

Luigi Chiatti

Luigi Chiatti

Perugia, 7 febbraio 2019 - Luigi Chiatti, che si definì il “mostro” ha cambiato residenza. Non più Foligno dove avvennero i drammatici delitti dei bambini (uno di 4 e uno di 13 anni: Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci),  ma direttamente Capoterra in Sardegna dove sta scontando la misura di sicurezza all’interno di una Rems. Una decisione non si sa da cosa dettata – questioni burocratiche – ma che ha prodotto, come effetto immediato, un risparmio per il bilancio della sanità umbra non più costretta a pagare 400 euro al giorno per mantenere il geometra, oggi cinquantenne, all’interno della Residenza protetta.

La retta delle Rems viene infatti corrisposta dall’Asl di residenza del soggetto “internato”. E per Chiatti, negli ultimi anni ha sempre pagato l’Asl 2. A metà del 2018 invece Chiatti ha deciso di cambiare la residenza: proprio nel periodo del decesso dell’anziano padre adottivo. E adesso la retta è a carico dell’Asl sarda di riferimento.

Tolto Chiatti quindi sono tre gli autori di reati con misura di sicurezza internati all’interno della Rems di riferimento a Volterra, tra cui Federico Bigotti. Gli altri tre sono nelle altre Residenze italiane. Quando invece, in base agli accordi interregionali del 2012, in occasione della decisione di chiudere gli Opg e convertirli in Rems, l’Umbria fece un patto con la Toscana per sette posti, sborsando circa 2 milioni di euro. Ma a causa delle decisioni del Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria e all’aumento di richieste per scontare le misure di sicurezza, Volterra ha accolto solo tre umbri nella Residenza protetta. Tanto che nei giorni scorsi Francesca Garofane è stata colpita da una misura cautelare per l’omicidio della madre Augusta Brunori che sta trascorrendo non in una Rems ma direttamente nel Reparto di psichiatria del Santa Maria della Misericordia.

Chiatti sta scontando la misura di sicurezza perché ritenuto «socialmente pericoloso». Nei mesi scorsi scrisse una lettera all’Unione Sarda. «Mi dispiace. Non vi chiedo di perdonarmi, so che è difficilissimo, ma per lo meno di concedermi di dare ‘un senso’ al sacrificio delle due vittime», dice il geometra folignate rivolto alle famiglie delle vittime.