REDAZIONE UMBRIA

L’Orvietana batte il Cenaia. Due gol di Santi in cinque minuti

L'Orvietana vince 2-0 contro il Cenaia grazie ai gol di Santi al 84' su rigore e all'89'. Partita poco brillante, con espulsione per proteste al Cenaia.

L’Orvietana batte il Cenaia. Due gol di Santi in cinque minuti

ORVIETANA

2

CENAIA

0

ORVIETANA: Marricchi, Ciavaglia (62’ Mafoulou), Lorenzini, Ricci, Orchi (62’ Siciliano), Congiu, Fabri (93’ di Natale), Greco, Marsili (62’ Gomes), Proia, Stampete (62’ Santi). All. A. Rizzolo

CENAIA: Borchini, Rossi, Degli Esposti, Signorini, Malara (79’ Ferretti), Rustichelli (65’ Bartolini), Caciagli, Tognocchi (51’ Becucci), Simonini (70’ Fontana), Pasquini, Manfredi (76’ Macchia). All. A. Iacobelli.

Arbitro: Valerio Gambacurta di Enna

Marcatori: Santi 84’ (r), 89’

Note: Esp. Ferretti (C) 85’ per proteste.

ORVIETO - È il minuto 84 quando Riccardo Santi - il centravanti- riesce togliere le castagne dal fuoco a un’Orvietana, definita dal presidente Biagioli, la più brutta vista quest’anno. Santi, in campo da 20’ a sostituire Marsili, prima mette dentro la palla del rigore e, 5’ dopo, il prezioso pallone servitogli da Proia. Il penalty, spartiacque della partita, anch’esso guadagnato dal bomber. Rigore contestato dal Cenaia e costato l’espulsione per proteste di Ferretti, in campo da appena 4’. Più lineare e costruita la seconda marcatura, su azione verticale, con palla da Proia a Santi che batte sulla corsa l’avversario prima di insaccare la sfera all’altezza del secondo palo. Giusto, soffermarsi sugli episodi decisivi, considerando il resto della contesa, importante e carica di pressione, abbastanza scadente. L’Orvietana, proposta con un’iniziale 4-3-3, diventato 5-3-2 poco dopo l’ora di gioco, è parsa soltanto parente alla lontana rispetto a quella, in ripresa, prima della sosta. Il Cenaia ha solo confermato come i dodici punti in classifica non siano frutto del caso. Un solo tiro verso Marricchi, seguito da un episodio in mischia nel quale Congiu rischiava l’autogol, poi buio. L’Orvietana, volenterosa ma priva di dinamismo, si era vista costretta al sistema monocorde, causa l’insipienza della catena di destra, con Orchi e Stampete fuori dal gioco. Meglio dall’altra parte, per l’intraprendenza di Proia e Fabri, quest’ultimo migliore del lotto. Altrettanto bravo Ricci, secondo centrale ma con la testa da mediano.

Roberto Pace