Lo Stabile umbro tra identità e sguardo ai giovani

Come vuole la tradizione, la stagione del Morlacchi si svela nel borgo di Solomeo: qui l’imprenditore Brunello Cucinelli, presidente del...

Lo Stabile umbro tra identità e sguardo ai giovani

Lo Stabile umbro tra identità e sguardo ai giovani

Come vuole la tradizione, la stagione del Morlacchi si svela nel borgo di Solomeo: qui l’imprenditore Brunello Cucinelli, presidente del Teatro Stabile dell’Umbria e Nino Marino, direttore (nella foto) hanno raccontato caratteri e novità del cartellone che lunedì 3 giugno alle 18 verrà presentato alla città. "Aumentano i biglietti, la qualità è alta, il bilancio sano – è l’esordio di Cucinelli –, guardiamo con fiducia a una nuova stagione che ci sembra bellissima". Nino Marino parte dalla scommessa vinta (e dai sold out nei teatri) della Trilogia su Cechov di Lidi: dopo ’Il gabbiano’ e ’Zio Vanja’ si conclude con “Il giardino dei ciliegi“ che coincide con la centocinquantesima produzione dello Stabile. "150 spettacoli che hanno segnato la storia e l’identità del nostro teatro" dice Marino che celebra la squadra dei professionisti della macchina teatrale (a loro è dedicato il video di presentazione della stagione) e "la memoria che ci proietta verso il futuro": il manifesto è una foto dell’Elettra di Castri, del 1993. E poi c’è il pubblico. "Sono tornati gli abbonati e aumentano i giovani, è per loro che la stagione parla del contemporaneo. Sono la futura classe dirigente, vorrei che il teatro diventasse un’abitudine, per formare una coscienza critica". L’Umbria riecheggia nelle parole di Cucinelli che con il suo Simposio dell’Anima e dell’Economia ha invitato a Solomeo grandi personalità ed esperti di I.A. "Per tutti è un posto speciale, per spiritualità, misticismo, gioia, silenzio, non dimentichiamolo". Presenti il sindaco Romizi, la presidente della Regione Donatella Tesei, il rettore Oliviero.