Lo sport non ha barriere E’ il giorno di ’Baskin’

Domani al palasport la partita tra Tiferno Pallacanestro e Asd Viva Perugia. Sul parquet anche i giovani atleti disabili. .

Lo sport non ha barriere  E’ il giorno di ’Baskin’

Lo sport non ha barriere E’ il giorno di ’Baskin’

CITTA’ DI CASTELLO – Passione per lo sport, divertimento e nessuna barriera: c’è tutto il bello dell’inclusione nel progetto ’Baskin’ di cui sono protagonisti la Tiferno Pallacanestro, l’Usl Umbria 1, la cooperativa La Rondine e l’associazione I Fiori di Lillà, insieme a Comune e istituto ’Patrizi Baldelli Cavallotti’, che a Città di Castello fa giocare a pallacanestro giovani normodotati e con disabilità, ragazzi e ragazze tra i 14 e i 22 anni, che sul parquet sono esempio di integrazione per tutta la comunità. Un vero spettacolo che si rinnova a ogni allenamento o partita e che domani, domenica 4 giugno, alle ore 17 potrà essere ammirato da tutti gli sportivi al Palazzetto dello sport (Sala B) di via Engels, nella partita esibizione tra Tiferno Pallacanestro e Asd Viva di Perugia.

"Invitiamo chi ama lo sport a partecipare a un momento di grazia, nel quale toccare con mano quante opportunità, anche impensabili, possono essere offerte da una comunità accogliente, solidale e coesa a chi convive con una disabilità e ogni giorno deve superare barriere fisiche e culturali", dicono il sindaco Luca Secondi e gli assessori Benedetta Calagreti e Riccardo Carletti. Oggi sono dodici i ragazzi con disabilità che giocano a Baskin insieme ai giovani della squadra under 17 della Tiferno Pallacanestro, sotto la guida tecnica degli allenatori Matteo Mordaci, Giacomo Magi e Marco Mearelli. Ringraziamenti speciali al presidente della Tiferno Pallacanestro Marco Cesaroni, alla Usl 1 con la responsabile del Servizio Integrato per l’Età Evolutiva Paola Antonelli, il presidente della Cooperativa La Rondine Luciano Veschi, la presidente dell’associazione I Fiori di Lillà Elena Signorelli, la dirigente dell’istituto Patrizi Baldelli Cavallotti Marta Boriosi e tutti i collaboratori: "Un’esperienza che racconta bene lo straordinario mondo della solidarietà tifernate".