Lite tra vicini sedata dalla polizia Sequestro cautelare di una pistola

Appreso che uno dei contendenti deteneva un’arma, gli agenti l’hanno prelevata a scopo preventivo

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Lite tra vicini di casa sedata dalla polizia, costretta anche a ritirare una pistola in possesso di una delle persone coinvolte. L’intervento è avvenuto in un condominio. Gli operatori, giunti sul posto, hanno preso contatto con i richiedenti cercando, fin da subito, di placare gli animi e ristabilire la calma. Quindi i contendenti sono stati sentiti per ricostruire i fatti. Ragioni discordanti delle parti coinvolte in merito alle origini della contesa. È emerso comunque che i condomini erano già in lite da diverso tempo per motivi di vicinato. Ragioni riesplose quel pomeriggio. Sentita, la richiedente, una trentenne cittadina straniera, ha spiegato di essere stata aggredita dai vicini di casa che, dopo aver bussato violentemente alla porta, li avevano aggrediti verbalmente e sollecitati ad andare via dall’appartamento. Gli agenti hanno quindi sentito la vicina di casa – una 50enne – che ha dichiarato che a causa dei continui rumori e alle minacce ricevute dai vicini, aveva chiesto aiuto al fratello per trovare un accordo e riuscire a ripristinare una serena convivenza. La 50enne ha spiegato che, dopo essere salita insieme al fratello per parlare con i vicini, era stata aggredita verbalmente dalla madre e dal padre della 30enne. A quel punto, era intervenuto il fratello che, nel tentativo di frapporsi tra le parti, era stato spintonato e allontanato dall’uomo. Negli accertamenti è emerso che il fratello della 50enne deteneva anche una pistola. L’arma così è stata ritirata per ragioni cautelari.