L’arte di Corrado Spaziani a San Gemini e Terni

Doppia inaugurazione per la mostra su Corrado Spaziani, pittore umbro di fama internazionale, curata dall'Ente Giostra dell'Arme di San Gemini. Opere esposte a Palazzo Vecchio e alla Stazione di posta di Terni, celebrando la sua arte unica e sperimentale.

L’arte di Corrado Spaziani a San Gemini e Terni

Doppia inaugurazione per la mostra su Corrado Spaziani, pittore umbro di fama internazionale, curata dall'Ente Giostra dell'Arme di San Gemini. Opere esposte a Palazzo Vecchio e alla Stazione di posta di Terni, celebrando la sua arte unica e sperimentale.

Doppia inaugurazione per la nuova avventura espositiva dell’Ente Giostra dell’Arme di San Gemini: è la mostra dedicata al celebre pittore ternano Corrado Spaziani, “Tra Reverie e Alchimie Cromatiche”, curata da Massimo Duranti e Andrea Baffoni, con il coordinamento di Piero Zannori e allestita fino al 13 ottobre in due prestigiose sedi espositive: oggi si apre a Palazzo Vecchio, Sala dei Priori di San Gemini e domani alla Stazione di posta, Circolo Lavoratori di Terni. Spaziani, pittore di fama nazionale e internazionale, è noto per il suo legame profondo con l’Umbria, nonostante i frequenti soggiorni e i riconoscimenti ottenuti in Francia, Svizzera e Germania. Le sue opere, caratterizzate da un linguaggio artistico unico fra sogno e fantasia, celebrano spesso i paesaggi e le architetture della sua terra natale. La mostra, realizzata con il supporto della Fondazione Carit e in collaborazione con la Regione e il Rotary club Terni, rappresenta un’importante tappa nella riscoperta dell’arte umbra e offre una prospettiva nuova su Spaziani, mettendo in luce non solo le sue opere pittoriche, ma anche disegni, ceramiche e grafiche spesso inedite, messe a disposizione dal figlio Giulio, già primario del Dipartimento di Salute Mentale di Terni. Descritto dalla critica come lo “Chagall italiano”, Spaziani si distingue per la sua originalità e sperimentazione. La Giostra dell’Arme prosegue così il suo impegno che negli anni ha messo in risalto figure di spicco dell’arte umbra e italiana, come Burri, Dottori, Leoncillo, Brunori e Corrado Cagli.