"Le polemiche della sinistra di piazza relative alla Legge sulla Famiglia non sono soltanto inutili e sterili, ma anche totalmente inventate, visto che molte delle tematiche contestate non sono nemmeno presenti all’interno della norma approvata". Ad intervenire è il consigliere regionale Lega Umbria Paola Fioroni, primo firmatario della legge. "Con questo documento rendiamo strutturali 30 milioni di euro a supporto di misure concrete per la famiglia: sono stati messi a sistema fondi del bilancio regionale, nazionali e comunitari per dare continuità all’azione di aiuto e supporto alla famiglia in ogni momento del suo progetto di vita – spiega Fioroni - Finalmente in Umbria c’è uno stanziamento di risorse continuative mai visto prima, una programmazione triennale a garanzia di un sostegno reale in favore dei figli, delle famiglie numerose, monoparentali o fragili, delle giovani coppie, delle famiglie con anziani e persone con disabilità a carico, che prevede l’aiuto alla genitorialità, anche in caso di separazione, divorzio o coppie di fatto e ai genitori che devono conciliare vita lavorativa e familiare. Non si limita alcuna libertà di scelta, ma si consolida un programma di protezione della vita, della salute e del benessere della famiglia, dando una attenzione reale alla situazione di violenza, che riconosciamo come problema culturale e strutturale da affrontare con serietà e concretezza".
Aggiunge Fioroni: "Vengono previsti, inoltre, il Dipartimento della famiglia come luogo in cui discutere politiche destinate a un territorio a misura di famiglia e il Distretto per la famiglia, organizzazione funzionale che non va a succhiare fondi come dice qualcuno male informato, ma offre agli enti locali la possibilità di creare politiche sinergiche per garantire il sostegno alle iniziative territoriali. Anche il campo largo di sinistra ha avuto i suoi problemi al momento del voto su questa norma, spaccandosi in Consiglio regionale tra la parte moderata che ha votato a favore e gli estremisti che si sono astenuti o sono usciti dall’Aula – conclude Fioroni – Chi protesta contro la Legge sulla Famiglia probabilmente non l’ha nemmeno letta, oppure sta solo speculando politicamente su di essa. Continuiamo a chiederci da che parte sta la ‘moderata’ Stefania Proietti, candidata alla regione, con le famiglie o con la sinistra di piazza?".