La “Fabbrica degli aghi“ compie duecento anni

Manifattura pontificia insediatasi ad Assisi nel novembre 1822. Celebrazioni dalle ore 16

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Al via oggi le celebrazioni per i duecento anni dalla fondazione della Fabbrica degli aghi, manifattura pontificia insediatasi in Assisi dal novembre 1822: una presenza importante, al tempo, sul piano lavorativo ma anche dei diritti di chi all’interno vi lavorava, con particolare riguardo alle donne, alle pari opportunità grazie al Regolamento del 1822 (poi esteso ad altre realtà produttive), giunto fino a noi, e anche all’impegno dell’imprenditore Domenico Bolasco. Era previsto che le donne potessero lavorare con orario ridotto l’inverno (quando i bambini rischiavano di ammalarsi), recuperando le ore nel periodo estivo. Ora l’antico fondaco ‘degli Aghi’ è divenuto uno spazio culturale grazie a Giampiero Italiani. Oggi, alle 16, anteprima della mostra "Mestieri degli aghi" (visitabile dal 18 settembre al 17 novembre) preceduta dal colloquio con il francescano padre Marcello Fadda e la scrittrice Amneris Marcucci sul tema: "Gli Aghi di Santa Chiara" sulle connessioni simboliche tra la protettrice delle ricamatrici, santa Chiara appunto, e il mondo, passato e presente, del tessile.

L’allestimento, organizzato dall’Orto degli Aghi, luogo della cultura dell’Umbria, e curato da Giampiero Italiani, vuol superare i canoni espositivi tradizionali della mostra per proporsi nelle forme di ambientazione di una bottega tessile che offre al visitatore, attraverso oggetti simbolo, una mappa concettuale delle situazioni produttive al culmine delle quali l’ago assumerà una sua centralità.

M.B.