Indagine della Procura della Corte dei Conti sulla gestione dell’associazione TeMa. La magistratura contabile vuole vederci chiaro sul grave dissesto nei conti dell’associazione a cui era stata affidata per quasi venticinque anni la gestione del teatro Mancinelli e della quale l’amministrazione comunale aveva favorito di fatto, lo scorso anno, la messa in liquidazione, rinunciando a nominare i tre membri di propria competenza sui cinque che compongono il consiglio di amministrazione.
Alcuni mesi prima della mossa del Comune, c’erano state le dimissioni del presidente Stefano Paggetti, nominato dalla precedente Giunta comunale. L’altro ieri, la Prefettura ha decretato ufficialmente l’estinzione dell’associazione, liquidandola. La decisione di chiudere definitivamente il capitolo TeMa era stata assunta dal sindaco Tardani, prendendo atto del fatto che il livello di indebitamento complessivo era ormai arrivato ad un milione e 200 mila euro ed era del tutto fuori controllo, rendendo impossibile il salvataggio di TeMa, se non a costo di un ennesimo e pesante esborso da parte del Comune. Un "sacrificio" che il centrodestra non ha avuto alcuna intenzione di accollarsi, decidendo di gestire in maniera diretta il teatro. Il consiglio d’amministrazione uscite, composto da Emanuela Leonardo, lo stesso Paggetti, Pino Strabioli, Cristina Calcagni e Roberta Mattioni, aveva cercato in ogni modo di dare continuità all’associazione. Il vecchio cda cita ora polemicamente alcuni passaggi del provvedimento della Prefettura in cui si evidenzia il ruolo svolto dal Comune. "L’impossibilità di veder rinnovato il consiglio di amministrazione, più volte sollecitato, ha generato la paralisi della governance dell’associazione impedendo alla stessa di poter raggiungere i fini sociali previsti dallo statuto" scrive il prefetto.
Il sindaco Tardani contesta la lettura dei fatti dell’ex cda. "La messa in liquidazione dell’associazione era una scelta non più rinviabile alla luce della pesante situazione debitoria – dice il sindaco – vengo a conoscenza di una presunta indagine della procura della Corte dei Conti di cui non conosco i contenuti e le finalità come invece sembrano sapere gli ex consiglieri della TeMa. Di certo posso dire invece dire che ogni atto di questa amministrazione comunale relativo all’associazione TeMa, la cui compromessa e irreversibile situazione debitoria è stata certificata da un parere tecnico di un esperto terzo, è stato adottato nell’esclusivo interesse di tutela dell’ente e dei cittadini. Respingo le accuse dell’ex cda circa le responsabilità attribuite a questa amministrazione".
Cla.Lat.