
"Stanotte in Commisssione bilancio della Camera è stata definitivamente persa l’occasione per salvare la Camera di Commercio di Terni. Altro grande successo del nostro Pd e del nostro M5S". Perentorio il post del deputato Raffaele Nevi (Fi), che dà spacciata la Camera di Commercio ternana, in lotta da anni per evitare la temuta fusione con Perugia che il Dl Agosto prima e Unioncamere poi hanno invece recentemente caldeggiato, riprendendo la Riforma Madia del 2016, Governo Renzi. E per Nevi le colpe sono chiare.
"Alle 5 di mattina sono finite le speranze per la nostra Camera di Commercio – spiega il parlamentare ternano –. Pd, Italia Viva e parti della maggioranza che avevano tentato di bloccare il processo di fusione, hanno invece fatto marcia indietro, su pressione del Governo, e trasformato l’emendamento in ordine del giorno, che ha una forza ben minore. Il risultato è che la legge non cambia, si provvederà quindi quanto prima alla fusione, anche attraverso il commissariamento di quegli enti camerali che non aderiranno". Ed ecco il capogruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci: "La Commissione bilancio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna il Governo a convocare un tavolo con le Regioni per stabilire criteri e numeri delle Camera di Commercio da valutare per l’accorpamento".
"Avrei preferito un emendamento al Dl Agosto che riformasse la Legge Madia – continua Marcucci - per evitare gli accorpamenti ma non si sono creati i presupposti giusti con il Ministero dello Sviluppo e con gli altri gruppi parlamentari. Io resto convinto di questa esigenza e spero che nel tavolo che il Governo dovrà convocare, la battaglia a difesa dell’autonomia delle Camere di Commercio possa prevalere".
Stefano Cinaglia