Schianto all’incrocio, lacrime per Jonathan morto a 25 anni

Il 25enne vittima dell’incidente di Lama era uno studente della facoltà perugina di veterinaria. Il ricordo degli amici. Giallo sulla dinamica

Jonathan Bardus

Jonathan Bardus

San Giustino (Perugia), 29 agosto 2022 - Aveva una grande passione per gli animali Jonathan Bardus, il 25enne friulano studente alla facoltà di veterinaria di Perugia morto nel tardo pomeriggio di sabato dopo il terribile schianto tra due auto in un incrocio a Lama di San Giustino. Un ragazzo speciale, insomma, che l’altro ieri – insieme a degli amici di Torgiano – era arrivato in Altotevere per visitare, a Città di Castello, la mostra del bestiame. L’occasione era servita per incontrare alcuni conoscenti, residenti proprio nella frazione sangiustinese, con i quali condivideva la passione dell’avicoltura. Poi la decisione di raggiungere Lama per cena dove, ad attenderli, c’era un altro gruppo. Intorno alle 19,30 il Fiat "Doblò" condotto da una coppia di Torgiano (con loro a bordo anche il nipote, un bimbo di 7 anni, e Jonathan), si trova da via Rosselli verso via Vanzetti, attraversando via Tifernate.

Nello stesso momento sta transitando la Fiat Panda alla guida della quale si trova un ventenne di Cerbara, A.B.: lo scontro è violento, con il "Doblò" che finisce addosso al muro di cinta di un’abitazione: il 25enne qualche istante prima viene sbalzato all’esterno del veicolo, finendo schiacciato tra lo stesso mezzo e il muro.

Il decesso è immediato. Il bambino viene portato in ospedale insieme agli altri occupanti dei mezzi, ma le loro condizioni fortunatamente non sono gravi.

Resta quel lenzuolo bianco a coprire il corpo del povero ragazzo, originario di Cividale del Friuli, dove i suoi genitori, Ivano Bardus e Rita Calderini, sono molto conosciuti in quanto titolari dell’osteria "Al Pellegrino". Descritto anche sui social come una persona dalla grande sensibilità, sempre pronto ad aiutare gli altri. "Per me eri già veterinario da un pò", così un’amica su Facebook.

Dal dolore per la morte di un giovane, alla rabbia – esplosa nelle ultime ore sempre sui social – della gente, soprattutto dei residenti di Lama, che richiamano a gran voce l’attenzione delle istituzioni per interventi immediati in quel "maledetto incrocio". Da rivedere, infatti, c’è la segnaletica orizzontale e verticale: il conducente del "Doblò", mentre era intento a trovare l’abitazione degli amici di Lama, non avrebbe visto lo stop finendo addosso alla "Panda". Sulla dinamica piuttosto complessa di quanto accaduto stanno lavorando i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Città di Castello: ci sono ancora degli elementi da stabilire, con gli accertamenti di legge già effettuati su chi era al volante delle due auto. E comunque sul corpo del ragazzo, come stabilito dal pm Gianpaolo Mocetti, verrà eseguita l’autopsia.