Attentato all’aeroporto di Istanbul: famiglia umbra scampa alla strage

Fabio Laurenti di Spello era con la moglie incinta e cinque bambini piccoli

ISTAMBUL-D_WEB

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Spello, 29 giugno 2016 - «CON LA MIA FAMIGLIA - dice Fabio Laurenti di Spello (Umbria) sono arrivato a Istanbul dal Vietnam con 4 ore di ritardo. Saremmo poi dovuti partire questa mattina alle 7,30 e invece, con mia moglie incinta e cinque bambini piccoli, siamo stati costretti a bivaccare in aeroporto per 9 ore prima della chiamata all’imbarco per Roma». Questa la testimonianza dei primi passeggeri italiani, transitati all’aeroporto Ataturk di Istanbul dopo l’attentato di ieri sera, giunti nel pomeriggio a Fiumicino con un volo di linea della Turkish Airlines. «Abbiamo saputo dell’attentato poco prima della partenza da Riyad avvenuta, peraltro, con circa 3 ore di ritardo.

Laurenti prosegue: «Durante il lungo transito, ho potuto vedere tanti altri passeggeri in attesa di partire per varie altre destinazioni nel mondo che non avevano, come noi, la possibilità di uscire dall’area transiti. La situazione - aggiunge - era abbastanza calma ma ciò che ‘stonavà e di cui tutti si lamentavano era soprattutto la mancanza di informazioni. Non c’era, peraltro, la possibilità di collegarsi ad internet. Era molto difficile capire cosa fosse successo. L’abbiamo saputo dagli amici che ci hanno chiamato dall’Italia ma siamo stati noi a tranquillizzare loro. Del resto - conclude - l’attentato era avvenuto molte ore prima. Abbiamo poi saputo che durante l’attacco terroristico, molti passeggeri si sono rifugiati all’interno dei negozi dell’area transiti. Deve essere stato terribile».