Ingroia “difende“ l’Unicusano

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"Lo Stato rischia una causa plurimilionaria dall’imputato", così l’avvocato Antonio Ingroia (nella foto) in relazione al sequestro di venti milioni di euro per evasione fiscale a carico di Unicusano. E quanto si legge in una nota dello stesso Ateneo telematico, che fa capo al presidente della Ternana, Stefano Bandecchi. Antonio Ingroia, già magistrato alla Procura di Palermo, e Raffaello Lupi, docente di diritto tributario all’Università di Tor Vergata, sono intervenuti nella trasmissione “L’imprenditore e gli altri” condotta dallo stessop Stefano Bandecchi su Cusano Italia Tv, per commentare l’inchiesta della Guardia di Finanza. "Era davvero necessario un sequestro preventivo di questo tipo? - continua Ingroia nella nota di Unicusano – La misura cautelare deve essere l’extrema ratio. Oggi c’è la corsa ad andare sui giornali e sui giornali ci vai quando c’è una misura cautelare. Lo Stato agendo in questo modo rischia una causa plurimilionaria dall’imputato che non ha avuto la possibilità di spiegare le sue ragioni (...)La polizia giudiziaria fa la sua parte, più reati trovi e più carriera fai. Il problema è il ruolo della magistratura (...) La Cassazione è intervenuta e ha dichiarato delle ordinanze cautelari nulle proprio perché è stata applicata la tecnica del copia e incolla".

Per Raffaello Lupi (tributarista) i tratta di un "errore giuridico macroscopico". "Procura e Guardia di Finanza – aggiunge Lupi nella nota diffusa da Unicusano – hanno trasformato l’università e hanno applicato la diversa disciplina delle palestre, dei ristoranti, dei circoli culturali. Questo non c’entra nulla".