Scandalo sanità, i magistrati: "L'ex dg era ossessionato da possibili inchieste su di lui"

La circostanza emerge dalla richiesta di applicazione delle misure cautelari

Intercettazioni (foto di repertorio)

Intercettazioni (foto di repertorio)

Perugia, 15 aprile 2019 - L'ex direttore generale dell'Azienda ospedaliera Emilio Duca aveva «l'ossessione di essere monitorato» dall'autorità giudiziaria e di venire «coinvolto in eventuali inchieste giudiziarie». Vivendo tale situazione «con angoscia». È quanto emerge dalla richiesta di applicazione delle misure cautelari firmata dai pubblici ministeri. Secondo i magistrati dal giugno 2018 il timore «generico» di essere 'attenzionatì «diviene sempre più tangibile e concreto».

L'inchiesta in corso «viene man mano svelata» al gruppo e i presunti appartenenti «cercano di correre ai ripari». Duca - emerge dagli atti - «si avvale» del direttore amministrativo Maurizio Valorosi per cercare informazioni anche da Gianpiero Bocci, in passato sottosegretario all'Interno e poi segretario umbro del Pd. «Ma poi ci sono... t'ha detto qualche altra cosa Gianpiero? Qualche novità in giro, delle robe...?».