"Imprese coraggiose: tutelano il personale"

Il quadro della crisi. Cna presenta la prima ricerca realizzata dall’Osservatorio economico regionale messo in piedi dall’associazione

Per le aziende è un momento drammatico, ma nessuna ha intenzione di gettare la spugna e soprattutto di ridurre posti di lavoro. E’ il quadro che emerge dalla prima ricerca realizzata dall’Osservatorio economico messo in piedi dall’associazione, che ha indagato l’andamento e le previsioni della micro e piccola impresa dell’Umbria. "Quello che è emerso dalle risposte su quali siano i principali problemi che affliggono le imprese - dice il direttore di Cna Roberto Giannangeli - sono i forti aumenti delle materie prime e il caro energia, che ha visto schizzare gli importi delle bollette di luce e gas. Ma oltre il 30% delle imprese lamenta anche grosse difficoltà nell’approvvigionamento dei materiali. Permangono, inoltre, i problemi nel reperimento di manodopera specializzata, mentre si stanno allungando i tempi di pagamento da parte dei clienti, senza contare i problemi legati alla cessione dei crediti sui bonus edilizi. Nonostante ciò è ancora bassa la percentuale di chi denuncia difficoltà nell’accesso al credito, segno che il sistema bancario in questo frangente sta supportando anche le micro e piccole imprese".

"Per quanto riguarda le strategie messe in atto per fronteggiare la crisi – continua Giannangeli - ci sono innanzitutto l’aumento dei prezzi di vendita di prodotti e servizi, la riduzione delle voci di costo non essenziali, l’intensificazione della ricerca di nuovi clienti e il rinvio di investimenti già programmati. Andando a guardare le previsioni per il 2023, il 47% degli intervistati si aspetta una crescita, il 25% prevede fatturati stabili, mentre la percentuale di chi prevede un calo sale al 28%: da qui la necessità di introdurre subito misure che aiutino le imprese a far fronte alle difficoltà di questo periodo". Un dato interessante emerso dall’indagine è quello relativo all’occupazione.

"Nonostante la crisi, solo il 4% delle imprese - nota il presidente regionale di Cna Michele Carloni - prevede di dover licenziare il personale nei prossimi sei mesi, a dimostrazione che per gli imprenditori le risorse umane rappresentano un elemento strategico. Anzi, il 27% degli intervistati prevede nuove assunzioni. Le figure più ricercate sono gli operai specializzati e quelli generici, mentre è ancora bassa la ricerca di esperti in tecnologie digitali. Oltre il 30% ha intenzione di organizzare corsi di formazione e aggiornamento tecnico per il personale".

Imprese tenaci e coraggiose. Lo ribadisce anche l’assessore regionale all’economia Michele Fioroni. "Il dato più significativo è che le aziende nonostante le difficoltà che stanno affrontando dimostrano la tenacia di fare impresa, non tagliano il capitale umano, confermano gli investimenti, nella consapevolezza che sono l’unico modo per restare competitive – dice Fioroni -. La risoluzione dei problemi che ci troviamo di fronte, a cominciare dalla questione energetica o da quella fiscale, dipendono in gran parte da decisioni nazionali o europee. Per quello che è di nostra competenza, posso assicurare che le prime risorse della nuova programmazione dei fondi europei che la Regione avrà a disposizione le impiegherà per misure che incentivino l’autoproduzione di energia da parte delle imprese".

Silvia Angelici