Il vescovo e il sindaco Carizia lungo il Cammino camaldolese

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A piedi come un tempo, lungo il tracciato dei pellegrini che in preghiera si recavano dall’abbazia di Montecorona all’eremo di Fonte Avellana nelle Marche. Si tratta del Cammino Camaldolese di San Benedetto, pellegrinaggio iniziato ieri proprio da Montecorona che vede uniti sui passi del santo il Vescovo di Gubbio - Città di Castello (delegato per i Cammini della Conferenza Episcopale Umbria) Mons. Luciano Paolucci Bedini ed il sindaco Luca Carizia (foto), insieme ad un gruppo di fedeli, dopo una cerimonia che ha visto presenti anche il parroco di Montecorona Don Renzo Piccioni Pignani e il parroco di S. Maria della Pietà, P. Marco Freddi. "Oggi nasce un nuovo Cammino – ha detto monsignor Paolucci Bedini – poiché vengono collegate le testimonianze vive di un territorio impregnato di spiritualità benedettina. I pellegrini portano con se una tradizione millenaria insieme al desiderio, oggi, di rendere attuali e vitali questi sentieri secolari. Cammineremo per offrire ad altri questo percorso". "Questo cammino – ha detto il sindaco – è una riscoperta culturale e spirituale di un percorso sulle tracce di San Romualdo fondatore di Montecorona e Fonte Avellana. Viviamo in luoghi straordinari pieni di spiritualità e di storia. L’obiettivo è quello di unire tutte le abbazie presenti nel territorio in un unico tracciato". Il Cammino Camaldolese di San Benedetto è stato ideato e più volte percorso da un gruppo di volontari: Celso Bini, Franca Cecchini, Sergio Clementi, Valentino Palpacelli, Angelo Venturucci, che hanno condiviso l’esperienza con l’associazione “Eticamente“ di Vincenzo Silvestrelli e con il Comune. In tutto sono circa 80 chilometri.

Pa.Ip.