Il “risiko“ dei nomi a Destra e al Centro

Caparvi (Lega) tra Camera e Senato. Leonelli (ex Pd) in pole per Azione. Sicuro l’azzurro Nevi (FI). L’outsider è Pace (FdI)

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di Alessandro Orfei

Il centro e il centrodestra sono un cantiere aperto nella composizione delle liste per le prossime politiche. Chi la chiama "una partita a scacchi", chi parla di "risiko". Di certo c’è che i dossier sono sui tavoli nazionali, che decideranno la squadra umbra per le prossime Politiche del 25 settembre.

Partendo dal Terzo polo, quindi Azione e Italia Viva, ore di telefoni roventi. Uno dei criteri sui quali si è celebrato il matrimonio tra Carlo Calenda e Matteo Renzi è quello della spartizione al 50 per cento dei collegi, considerando i capilista del proporzionale. Un fatto che avrà ripercussioni anche in Umbria. Da capire il cuore verde se toccherà alla sponda renziana o calendiana dell’alleanza. In quest’ultimo caso il capolista alla Camera, del listino, dovrebbe essere Giacomo Leonelli, ex segretario regionale Pd, e al Senato, il senatore uscente Leonardo Grimani. Nel caso in cui a decidere per l’Umbria fosse la sponda renziana, un ruolo lo avrebbe di certo Emanuela Mori, coordinatrice provinciale di Iv.

Spostando gli occhi a destra, la situazione appare più fluida. I nomi entrano ed escono dalla partita con estrema facilità. Il criterio generale, in questi casi, è che i tre collegi disponibili (due alla Camera e uno al Senato), tutti piuttosto sicuri, debbano toccare uno per ciascuna forza della coalizione. Sulla collocazione, tutto è più nebuloso. Il più tranquillo sembra essere il ternano forzista Raffaele Nevi, anche in virtù della sua vicinanza a Tajani. Per Nevi o Umbria2 della Camera o al Senato. Rimanendo in Forza Italia, la senatrice uscente Fiammetta Modena dovrebbe accomodarsi a guidare il listino della Camera alta, con l’incognita dell’elezione. Per la Camera potrebbe piazzarsi in alto il vicesindaco di Foligno, Riccardo Meloni.

A casa Lega, considerando che Riccardo Augusto Marchetti troverà un seggio nelle Marche, dove sta svolgendo il ruolo di commissario, e Simone Pillon invece si accaserà al nord, la triade dei nomi forti è composta dal segretario regionale Virginio Caparvi, la ternana Valeria Alessandrini e il lacustre Luca Briziarelli. Un collegio per loro e i due capilista. Tutti e tre candidati in ottime posizioni. Capitolo Fdi: i dati di fatto sono la blindatura senza appello di Emanuele Prisco e Franco Zaffini. Per loro potrebbero esserci i due posti di capilista del proporzionale, lasciando altri (Pace o Squarta, ndr) nel collegio. L’incognita è l’obbligo delle quote rosa per il 40 per cento dei listini. Ecco dunque che la consigliera regionale Eleonora Pace guadagnerebbe posizioni nel proporzionale, magari lasciando un collegio sicuro come quello del Senato a Zaffini. Sempre che la ‘donna’ da mettere in posizione utile non arrivi da fuori. In tutto ciò Marco Squarta è a disposizione e gioca le sue carte.