
Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, secondo il sondaggio Swg è sul podio dei governatori
Stefania Proietti è la terza presidente di Regione più gradita in Italia. A dirlo è un sondaggio Swg, che indica in Luca Zaia, presidente del Veneto, il governatore italiano più gradito, seguito da Massimiliano Fedriga del Friuli-Venezia Giulia. Dopo i due leghisti la neoeletta Proietti. La presidente umbra è dunque la prima governatrice del centrosinistra di questa classifica, con il 53%, nonostante le polemiche legate soprattutto ai numeri del deficit sulla sanità. Lo scorso anno, sempre di questi tempi, lo stesso sondaggio indicava come Donatella Tesei (presidente di centrodestra quasi a fine mandato) fosse scivolata in fondo alla classifica appena sopra Francesco Rocca (Fdi) del Lazio (in penultima posizione) e il fanalino di coda Roberto Schifani (Fi) governatore della Sicilia.
Il consenso della Tesei era crollato al 32%, appena due punti in più del presidente del Lazio e sei punti in più di Schifani. Va anche detto però che due mesi dopo, a metà luglio, il sondaggio del Sole 24 Ore dava la ex governatrice con il 57,5% del gradimento. Differenze enormi quindi, con il responso del voto di novembre con il quale Tesei conquistò il 46,2%. Questo per far capire che comunque i sondaggi vanno sempre presi con prudenza, in un senso o nell’altro. Questo di Swg arriva a circa cinque mesi dal voto, quando Proietti conquistò il 51,1 per cento dei consensi. Dopo la governatrice umbra, al quarto posto c’è il forzista Roberto Occhiuto (Calabria) al 52% ma in sensibile crescita (+6%) rispetto al 2024. Quinto è Vincenzo De Luca, governatore Pd della Campania che sebbene ottenga lo stesso risultato di Occhiuto, 52%, è in calo di 4 punti rispetto allo scorso anno. Tra i primi cinque governatori, dunque, ce ne sono tre - Zaia, De Luca e Fedriga - che sono già al secondo mandato e che quindi, a regole vigenti, non potranno ricandidarsi.
Proseguendo la graduatoria, al sesto posto c’è Eugenio Giani (Pd, Toscana), col 47% (+6% rispetto al 2024). Il neo-eletto Michele de Pascale (Pd, Emilia-Romagna) ottiene il 45%; segue Alberto Cirio (FI, Piemonte) con il 42% (-3%). Vito Bardi (FI, Basilicata) è al 39% (-4%) come Marco Bucci (centrodestra, Liguria) al 39%. Al 37% Alessandra Todde (M5s, Sardegna) e Francesco Acquaroli (FdI, Marche) che però sale di un punto. Attilio Fontana (Lega, Lombardia) è più in basso (35%, -3%). Stesso valore per Michele Emiliano (Pd, Puglia) che però registra un calo del 4%. Ultimo, a distanza, Renato Schifani: il governatore FI della Sicilia è al 25%, in calo del 2%.
M.N.