Gubbio, il Pd presenta ricorso: "No al commissariamento. Provvedimento inesistente"

Il dipartimento eugubino del partito si oppone alla nota del segretario regionale Bori. Anche Schlein informata

Gubbio, il Pd presenta ricorso: "No al commissariamento. Provvedimento inesistente"

Il dipartimento eugubino del partito si oppone alla nota del segretario regionale Bori. Anche Schlein informata

Continua a tenere banco la questione tra il Partito Democratico di Gubbio e i suoi dirigenti regionali. Dopo che il segretario regionale dell’Umbria Tommaso Bori, tramite un comunicato, aveva annunciato il commissariamento del PD eugubino, infatti, questo aveva risposto con fermezza annunciando azioni future. Azioni che sono arrivate nella giornata di lunedì, quando il dipartimento eugubino del partito ha inviato agli organi di garanzia del Partito Democratico nazionali, regionali e provinciali un ricorso nei confronti della nota di Bori. "Riteniamo il provvedimento inesistente – si legge nel comunicato –, come abbiamo argomentato nel ricorso per due motivi essenziali: il segretario regionale non ha, per Statuto Regionale, articolo 8, il potere di adottare atti del genere che vengono attribuiti al segretario provinciale dopo una procedura di coinvolgimento della direzione di quel livello dirigenziale. Lo Statuto Nazionale all’articolo 23 elenca tassativamente i casi in cui è possibile commissariare un livello di dirigenza del Partito e nella situazione di Gubbio non ne ricorre alcuno. La nostra azione non è spinta da formalismo, ma crediamo che il rispetto delle regole in qualsiasi consesso sia garanzia di democrazia e di funzionamento corretto dello stesso e in questo caso tutte le regole stabilite sono state calpestate da un atto di arroganza senza precedenti, che verrà verificato con gli organi deputati al rispetto delle stesse".

Nella nota si parla anche di un coinvolgimento del vertice del Partito Democratico nella persona della segretaria nazionale Elly Schlein, e in una prossima conferenza stampa verranno chiarite le ragioni politiche e formali "che ci spingono ad andare avanti con la nostra azione pienamente legittima votata all’unanimità dall’Unione Comunale del Partito Democratico di Gubbio". Non manca la stoccata a Massimiliano Presciutti, investito da Bori come commissario: "Fintanto che la questione non sarà risolta, invitiamo il sindaco di Gualdo Tadino ad astenersi dal compiere qualsiasi azione che rischia soltanto di complicare la ripartenza corretta e nell’interesso del centro sinistra eugubino".