Grandine e pioggia, ’antipasto’ di gelo e neve

Iniziata l’ondata di freddo e oggi di nuovo “allerta gialla“ in tutta l’Umbria. Da domani previsti fiocchi bianchi a basse quote fino a venerdì

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L’Umbria è stata tra le regioni più colpite dal maltempo ieri: temporali, tuoni e grandi quantità di pioggia sono scese in molte zone del territorio, provocando alcuni disagi, qualche allagamento, caduta di piante, con la grandine che ha fatto la sua comparsa in alcune zone del territorio. Spettacolare (vedi foto) quella registrata a Colfiorito ad esempio. Oltre 40 i millimetri caduti fino al primo pomeriggio nel nord dell’Umbria, circa 30 al centro e nelle altre zone della regione, con punte di 40 nell’Alto Chiascio e sugli Appennini.

Diversi gli interventi dei vigili del fuoco fino alla tarda sera, soprattutto nella zona meridionale della regione dato che i terreni sono molto bagnati già da alcune settimane e fanno fatica ad assorbire così tanta pioggia in poche ore. Oggi c’è la replica dell’allerta gialla, poi da giovedì in tarda mattinata, a cominciare dall’Alto tevere, previsto un abbassamento delle temperature per l’arrivo di aria artica e la neve che via via entro venerdì interesserà un po’ tutta la regione, prima in collina poi anche nei fondovalle.

"Oggi ancora instabilità e precipitazioni sparse con temperature in calo, quota neve che si porterà intorno agli 800 metri" spiega Umbria Mete. "Sull’Umbria ancora molte piogge con quota neve in progressivo calo, intorno ai 1200 metri nella serata – aggiunge Perugia Meteo -, 500700 metri domani, localmente forse anche più in basso. Tra venerdì e sabato gennaio il centro depressionario dovrebbe transitare sopra le regioni centrali, avremo ancora instabilità atmosferica generalizzata, specie al centro sud, affluirà più aria fredda con temperature in ulteriore calo". "Durante l’inizio dell’ultima decade di gennaio – riprende Umbria Meteo - sembra che le correnti si disporranno da nord est, affluirà ancora ria fredda ma più asciutta, con precipitazioni circoscritte alle regioni adriatiche, all’Appennino ed al sud".

"Da queste perturbazioni che scorrono su di un letto di correnti occidentali non ci si può attendere un gran freddo – spiega Fabio Pauselli di Umbria Meteo – dato che, oltre a provenire da ovest, dal mite oceano Atlantico, sorvolano un ancora caldo Mediterraneo e sono accompagnate da venti meridionali, mentre il freddo, quello vero, arriva dalla parte opposta, da nord o ancor più da nord est. Però, già delle buone precipitazioni mitigano un po’ le delusioni per l’assenza di un clima più tipicamente invernale, specie rispetto ad annate storiche (ad esempio 19881989) durante le quali le precipitazioni furono praticamente assenti da inizio dicembre a fine febbraio".