Giovani senza futuro, via dalla città. Progetto Cei anti-disoccupazione

La Diocesi: "Situazione locale segnata da un tasso d’inattività allarmante e una migrazione crescente"

"In risposta alle persistenti sfide del mercato del lavoro, che colpiscono in modo particolare le giovani generazioni, il Progetto Policoro unisce fede, speranza e impegno concreto, affrontando la disoccupazione giovanile con un approccio che armonizza le dimensioni spirituali e lavorative". Così la Diocesi annuncia l’iniziativa della Cei, rivolta ai giovani dai 19 ai 35 anni, che per l’occasione si svolgerà dal 22 maggio all’11 giugno nei locali di Casa di Sant’Alò. "Strutturato in otto moduli, il corso offrirà ai partecipanti - continua la Curia – l’opportunità di formarsi gratuitamente su tematiche attuali e richieste dal mercato del lavoro: l’orientamento al lavoro, la preparazione di un curriculum e tecniche per colloqui; l’etica del lavoro: fondamenti dei principi etici nel contesto lavorativo; la cultura delle Startup: fondamenti su come avviare e gestire imprese emergenti nel contesto economico attuale; diritto del lavoro: conoscenze essenziali sulle normative;la ricerca del lavoroltre alla formazione teorica, gli iscritti più meritevoli avranno l’opportunità di vivere un’esperienza pratica di tirocinio retribuito in aziende locali". Per informazioni: Centro servizi Progetto Policoro, Casa Sant’Alò Terni (aperto il venerdì dalle 15.30 alle 18.30). Un’iniziativa di cui il territorio ha assoluto bisogno."La situazione locale – sottolinea infatti la Diocesi – segnata da una significativa diminuzione della popolazione giovane e da un tasso di inattività giovanile allarmante, oltre a una migrazione crescente verso aree più prospere, evidenzia la necessità di interventi mirati e di politiche innovative. Le statistiche delineano una contrazione del 24,8% della popolazione tra i 25 e i 40 anni, con una esacerbata fuga di talenti e un aumento della disoccupazione giovanile. Questo contesto è aggravato da una disoccupazione femminile in aumento". Del resto, come riportato lo scorso 26 aprile, il tasso d’inattività giovanile (i cosiddetti Neet, l’acronimo anglossassone che identifica chi non lavora, non studia e non fa formazione) in provincia di Terni fa registrare numeri choc. In particolare quello femminile allinea il territorio alle località del profondo Sud Italia. Ecco la fotografia Istat sul 2023 del tasso di inattività giovanile. Nella fascia 18-29 anni il Ternano fa registrare un terrificante 59 (dal 50,6 di fine 2022), dieci punti superiore alla media umbra. Dato da incubo quello dell’inattività femminile nella fascia 18-29 anni: 72,7 (dal 52,5 del 2022). Per riscontrare dati simili, bisogna arivare a Caserta (75.4), Taranto (75,7), Foggia (71,8), Palermo (70).

Stefano Cinaglia