Gioielli e droga in auto Arrestati tre giovani

Fermati dopo un lungo pedinamento dei Carabinieri sulla E45. Erano seguiti. La banda sospettata di essere responsabile di furti in serie nelle abitazioni

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A bordo del veicolo, fermato dopo un lungo inseguimento, i carabinieri hanno trovato di tutto: diamanti, orologi d’oro, collane di perle, braccialetti, decine di borsette da donna (alcune ancora piene di gioielli e degli effetti personali), televisori al plasma, ferri da stiro, canne da pesca e anche alcuni grammi di hashish. Oggetti preziosi, elettrodomestici e persino droga: il bottino di decine di furti ammonta a circa 30mila euro.

A finire in arresto sono stati tre uomini, tutti di origine slava già messi sotto osservazione, uno di loro percepiva anche il reddito di cittadinanza, il più giovane ha 19 anni gli altri tra i 30 e i 35 anni. La loro autovettura, una Fiat Tipo, era stata già segnalata da tempo; da un mese circa gli spostamenti venivano monitorati dalle forze dell’ordine, senza che la banda se ne fosse accorta. Fino alla tarda serata di giovedì 12 maggio quando l’utilitaria è stata intercettata lungo la E45 dai carabinieri di Sansepolcro mentre stava transitando in direzione sud. Ne è nato quello che i Cc definiscono "lungo pedinamento" durato più di 30 chilometri, fino all’uscita sud di Città di Castello, dove i militari sono riusciti ad agguantare i tre in fuga considerati i presumibili autori dei furti in appartamento che nelle ultime settimane si sono verificati in Altotevere e Valtiberina.

Un mese di indagini e verifiche incrociate anche con altre compagnie per attendere il momento giusto per agire e nel contempo ricostruire il modus operandi della banda: i ladri usavano la E45 come corridoio per spostarsi, poi si muovevano a piedi nelle zone individuate. Dopo aver colpito velocemente un paio di appartamenti e preso ciò che riuscivano a portare via, venivano recuperati dai complici a qualche chilometro di distanza per poi spostarsi di nuovo in altre zone fino alla Costa Adriatica: Cattolica, Pesaro Urbino, Ravenna, Rimini, Forlì. Colpivano e subito via per un’altra destinazione.

Al momento del fermo in E45 a Città di Castello i tre non hanno saputo fornire alcuna spiegazione del possesso di quegli oggetti e sono stati tutti arrestati e risponderanno dei reati del caso all’autorità competente. Grazie alle banche dati delle forze dell’ordine, i carabinieri hanno reperito le denunce dei furti: tutti gli oggetti sono stati sequestrati, ma dopo le formalità di rito potranno essere restituiti ai legittimi proprietari.

Cristina Crisci