Giappone, 50enne italiano morto in un centro di immigrazione: era originario di Perugia

Gianluca Stafisso, in stato di fermo dallo scorso 25 ottobre, è deceduto a Tokyo. Forse un suicidio

Folla a Tokyo (foto di repertorio Ansa)

Folla a Tokyo (foto di repertorio Ansa)

Perugia, 18 novembre 2022 - Giallo in Giappone. Un cittadino italiano è morto in un centro di immigrazione a Tokyo, dove era detenuto per aver violato le leggi sull'immigrazione. Lo comunica la Farnesina, spiegando che l'uomo, Gianluca Stafisso, 56 anni, originario di Perugia e senza fissa dimora in Giappone, era in stato di fermo dallo scorso 25 ottobre. 

Il giorno successivo il fermo del 56enne, il personale dell'Ambasciata Italiana aveva fatto visita all'Ufficio dell'Immigrazione di Shinagawa, offrendo assistenza legale al connazionale, e seguendo costantemente il caso per concordare una eventuale procedura di rimpatrio. Poi la morte, forse un suicidio

I cittadini stranieri senza il permesso di residenza in Giappone, che non possono ottemperare in tempi rapidi agli ordini di lasciare il Paese, vengono generalmente detenuti in una delle 17 strutture per l'immigrazione, anche per periodi prolungati. Questo è il 18mo caso di morte nei centri di immigrazione dal 2007, ha riferito l'agenzia nazionale, e in sei casi si è trattato di suicidio, incluso quest'ultimo, se dovesse essere confermato.