Perugia, furti al bancomat: anziani nel mirino

Tre arresti della Procura. La banda colpiva con un collaudato “stratagemma“, quello della banconota a terra

Il procuratore Raffaele Cantone

Il procuratore Raffaele Cantone

Perugia, 2 settembre 2022 - "Signora, guardi le sono caduti i soldi". Una bella banconota da 20 o da 50 euro, forse scivolata al momento del prelievo. E allora, via a recuperare il denaro con tanto di ringraziamento. L’ultimo passaggio per far scattare la "trappola" della presunta banda di ladri di bancomat su cui la Procura della Repubblica di Perugia ha messo le mani, ottenendo dal gip l’ordinanza di custodia cautelare.

Perché mentre la vittima si distraeva un attimo al richiamo di uno dei componenti della banda, l’altro, che nel frattempo aveva spiato il pin, prendeva il bancomat, sostituendolo con una carta diversa, della stessa banca e rubata a qualcun altro. Un sistema fraudolento che i carabinieri della stazione di Perugia hanno ricostruito analizzando i video delle telecamere di sicurezza di due Istituti bancari, uno in centro e l’altro a Ponte San Giovanni, dove i furti si sono consumati. Furti di bancomat a cui hanno fatto seguito, poi, prelievi dai conti correnti, fino a raggiungere il massimo della disponibilità, e acquisti in attività commerciali.

Shopping sfrenato prima che le che le carte venissero bloccate o ne fosse denunciato il furto. I destinatari della misura cautelare sono cittadini romeni senza fissa dimora, uno è stato individuato il 12 agosto in Romania ed estradato. Interrogato dal giudice, riferisce la Procura, ha ammesso le sue responsabilità. Per un secondo, sono in corso le procedure per l’estradizione. Al gruppo vengono ricondotti altri episodi messi a segno con le stesse modalità in altre parti d’Italia, in particolare Friuli Venezia Giulia, Veneto e Marche, dove i tre risultano indagati. Secondo quanto ricostruito, i tre avrebbero colpito secondo modalità ben precise. Dopo aver individuato la potenziale vittima, prevalentemente anziani, uno si occupava di spiare il titolare della carta mentre digitava il codice del conto. Un secondo, di solito la donna, dopo aver fatto cadere a terra una banconota nei pressi dello sportello automatico, avrebbe avvertito la vittima della presenza delle banconote, chiedendo se avesse perso lei quella banconota. Nell’attimo di distrazione, il primo avrebbe sostituito il bancomat con un altro, della stessa banca e anch’esso rubato, così da “coprire“ sul momento il furto. Una volta ottenuti bancomat e pin, iniziavano le spese folli alle spalle degli ignari titolari. La misura cautelare eseguita, rileva la Procura, nel caso del primo arrestato, ha già superato il vaglio del Tribunale del Riesame che ha ritenuto adeguata la misura della custodia cautelare in carcere.