’Fratta dell’800’, città in maschera

Umbertide celebra la "Fratta dell'800" con balli, canti, rappresentazioni teatrali, costumi e cucina d'epoca, unendo storia, arte e cultura. Il programma prevede saluti all'alba, giochi, rievocazioni militari, spettacoli, letture e processi a Napoleone.

’Fratta dell’800’,  città in maschera

’Fratta dell’800’, città in maschera

UMBERTIDE – Una città in festa celebra la "Fratta dell’800" tra balli e canti d’epoca, costumi, rappresentazioni teatrali e buona cucina unendo storia, arte e cultura. "E’ veramente bello vedere tanta gente e soprattutto moltissimi giovani vestiti in abiti ottocenteschi – ha salutato la folla ai piedi della Rocca il sindaco Luca Carizia - rigorosamente in abito d’epoca insieme agli altri membri della giunta comunale – un ringraziamento va alle taverne fulcro della festa, all’Accademia dei Riuniti per l’enorme contributo nell’organizzazione artistica. La Fratta dell’800 è la festa di tutti noi". La vicesindaco Annalisa Mierla ha ricordato come "deve essere mantenuto alto il livello culturale della festa", annunciando che a gennaio sarà organizzato un appuntamento nuovo, ovvero il veglione delle taverne. Il programma di oggi prevede alle 6.35 alla Rocca il "Saluto all’alba" in omaggio a Giacomo Leopardi; al lido Tevere, alle 16.30 appuntamento con "Due secoli fa", letture e giochi con l’associazione "Genitori Insieme Per…" mentre in Piazza del Mercato la compagnia delle Quattr’Armi si accamperà per una rievocazione di un campo militare nel XIX secolo. Alle 18, in Piazza Matteotti "Torneo delle locande", mentre il "Comando estense" pattuglierà il centro storico. Alle 21.30 lo spettacolo "Dame dei fiori" della scuola "Danza Nov’Art"; alle 22.00 "Il gran ballo e la difesa della Fratta"; alla stessa ora in Municipio "Storie di eroi umbertidesi nel Risorgimento" a cura di Simona Bellucci e "Processo a Napoleone Bonaparte: genio militare o talentuoso opportunista?". Alle 21.30, in Piattaforma, "Il cinematografo della Fratta"; alle 23, in piazza lo spettacolo "Il maledetto Foscolo, Ugo chi?"