Frasi sessiste nel fuori onda del consiglio comunale

È accaduto prima della seduta del 24 aprile scorso a Castiglione del Lago. Il sindaco Burico ha avviato un’indagine interna

Il consiglio comunale di Castiglione del Lago del 24 aprile

Il consiglio comunale di Castiglione del Lago del 24 aprile

Lo “spettacolo”, certamente indegno dell’aula in cui si è svolto, è andato in scena a margine del consiglio comunale di Castiglione del Lago il 24 aprile alle 20.30 circa, quando alcuni addetti del Comune stavano svolgendo prove tecniche audio-video, prima che la seduta avesse inizio.

Poi, per fatalità, quel minuto e mezzo di oscenità e volgari offese rivolte ad una dirigente dello stesso Comune è finito nella messa in onda integrale della seduta e con essa è stato diffuso per mezzo della rete a tutta la comunità e poi tra le chat e sui telefonini di chiunque. Impossibile riportare le frasi del dipendente che, oltre a citare per nome e cognome la vittima, l’ha fatta oggetto di insulti sessisti e offese che travalicano ogni decenza.

Violenze verbali che vanno dalla necessità di “zittirla” avvalendosi di tecniche corporali, alle più basse e cattive banalità che sfortunatamente - accora troppo spesso - vengono riservate alle donne. Per non parlare del fatto che l’episodio si è consumano nel luogo deputato al più alto grado di civiltà, in quella pubblica assise simbolo di democrazia e partecipazione per mano di un funzionario pubblico, anche con ruolo dirigenziale, ai danni una collega. Limiteremo al minimo le informazioni sulle identità di tutti i coinvolti per evitare – se possibile – di danneggiare ulteriormente la privacy della vittima di questo sgradevole e grave episodio.

Il sindaco Matteo Burico, a nome dell’Amministrazione Comunale di Castiglione del Lago, ha “condannato nella maniera più assoluta l’episodio accaduto nella fase di preparazione tecnica, a porte chiuse, dei lavori del consiglio comunale” e precisa che “le immagini, impropriamente andate in onda, sono state immediatamente rimosse nella stessa serata dai tecnici comunali, appena questi sono venuti a conoscenza dell’accaduto”.

Il primo cittadino, appena informato, ha chiesto chiarimenti e incontrato i dipendenti coinvolti. Ha censurato verbalmente il comportamento del dipendente protagonista dell’episodio, nei confronti del “quale saranno adottati tutti i provvedimenti previsti dalla normativa vigente in materia, ivi compreso il procedimento disciplinare”. Personalmente Burico condanna i temi e i toni utilizzati che “offendono, non solo la persona coinvolta, ma tutto il genere femminile” e spiega “ribadiamo la forte condanna dell’episodio, scusandoci pubblicamente con la dipendente e con tutta la cittadinanza”.

Ora l’unica preoccupazione dell’amministrazione comunale “ quella della tutela della dipendente coinvolta, sicuramente lesa dall’ulteriore diffusione delle immagini tramite mezzo stampa e social. Saranno introdotti tutti i mezzi disponibili per il rispetto della riservatezza e della privacy degli interessati. A tutela dell’immagine dell’Ente rappresentato e delle persone coinvolte, l’amministrazione comunale si riserva di tutelarsi nelle opportune sedi, anche nei confronti di chi sta diffondendo la registrazione".