MICHELE NUCCI
Cronaca

Fontivegge ’zona rossa’. Controlli senza tregua. E via chi ha precedenti

Ordinanza della Prefettura (su direttiva ministeriale) per la sicurezza. Piazza del Bacio e Vittorio Veneto saranno vietate ai soggetti pericolosi.

Il tavolo del Comitato in Prefettura

Il tavolo del Comitato in Prefettura

Le aree più a rischio di Perugia per sicurezza e ordine pubblico saranno essere dichiarate ‘zona rossa’ per consentire maggiori ed efficaci controlli. E’ la proposta messo sul tavolo del Comitato in Prefettura dal sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco. Proposta che il prefetto trasformerà in ordinanza tra alcuni giorni. Cosa significa dichiarare la zona rossa in una città? Si tratta di una direttiva del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi ai prefetti per sottolineare l’importanza di individuare, con apposite ordinanze, aree urbane dove vietare la presenza di soggetti pericolosi con precedenti penali e poterne quindi disporre l’allontanamento.

Una misura già adottata in alcune città e che ora scatterà anche a Perugia. E proprio al termine della seduta del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza di ieri "è stato convenuto – spiega la Prefettura in una nota – di attuare una vigilanza rafforzata nell’area della stazione ferroviaria, caratterizzata, oltre che da un elevato afflusso di persone, anche da una significativa incidenza dei reati inerenti la criminalità diffusa e predatoria e da fenomeni di degrado e di marginalità sociale". A tal fine, il prefetto Francesco Zito ha preannunciato l’adozione, per il periodo estivo, di un’apposita ordinanza - la zona arossa appunto –, ai sensi dell’articolo 2 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), che riguarderà specificamente piazza Vittorio Veneto e piazza del Bacio.

Con tale provvedimento – spiega ancora la Prefettura – e allo scopo di rendere sempre più efficace l’azione di prevenzione e contrasto della delittuosità, nonché di consentire una migliore vivibilità del territorio per i residenti e per i turisti, "sarà vietato l’indebito stazionamento delle persone che assumano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando un pericolo concreto per la sicurezza pubblica idoneo ad ostacolare la libera e piena fruibilità delle aree interessate e che risultino già destinatarie di segnalazioni all’Autorità Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio ed in materia di armi". Nei prossimi giorni, si terranno appositi incontri di carattere tecnico, anche con la partecipazione di rappresentanti di Rfi, per l’esatta delimitazione dell’area oggetto dell’ordinanza, nonché per la definizione delle tempistiche e delle modalità della sua attuazione.

"Questa misura – spiega il sottosegretario Prisco – può rappresentare un utile strumento anche per dare tempo e supporto al Comune di Perugia nel mettere in campo tutti gli strumenti normativi già previsti dal Decreto sicurezza, in particolare in materia di monitoraggio, prevenzione e riqualificazione urbana. Determinante anche la piena attuazione del Regolamento regionale del 2018, che consente ai Comuni operare una stretta sui locali “a rischio” in definite aree della città”. Il sottosegretario durante la riunione ha sottolineato la necessità che il Comune proceda un censimento e monitoraggio degli occupanti degli immobili, rafforzare il controllo dei locali a rischio o utilizzi impropri degli stessi, favorire una verifica effettiva della salubrità dei luoghi e delle condizioni di sicurezza per cittadini. “Riteniamo fondamentale – conclude Prisco – che siano utilizzati tutti gli strumenti normativi già a disposizione per restituire ai cittadini un territorio più vivibile, in cui siano assicurati legalità e decoro".