
Nessuno vuole cedere e la tensione non manca. Anche ieri nell’area delle Fonti della Rocchetta sono dovuti intervenire i carabinieri. Al passaggio di alcuni tecnici dell’azienda delle acque minerali, gli utenti della Comunanza Agraria hanno chiamato le forze dell’ordine: la zona, infatti, è interdetta al passaggio in virtù di un’ordinanza sindacale a motivo del rischio idrogeologico e del pericolo caduta massi. Gli utenti della Comunanza Agraria e i rappresentanti dei comitati per l’acqua presidiano la zona da una settimana: "Hanno occupato le loro terre per evitare che passino i mezzi e i tecnici per realizzare i lavori", racconta l’avvocato Valeria Passeri, consigliere legale del Wwf. Perché l’azienda ha presentato un progetto, “Oasi Rocchetta“, per il ripristino dei luoghi gravemente compromessi in seguito all’alluvione del 2013. "Quelle opere, i pozzi e le condutture, non sono state fatte in maniera conforme ai progetti presentati che prevedevano un cappotto in cemento quando invece i tubi sono stati semplicemente interrati tanto che un unico evento meterologico li ha portati allo scoperto – continua l’avvocato Passeri –. Una circostanza che emerge chiaramente anche dalla consulenza tecnica d’ufficio chiesta dalla Procura". "Una semplice riflessione – scrive il perito nella consulenza – porta a dubitare fortemente che i getti sopra le tubazioni siano stati realizzati poiché è alquanto improbabile che le acque meteoriche abiano dilavato tutte le condutture senza lasciare una minima traccia di pezzi di calcestruzzo eventualmente asportati".
Intanto della vicenda si occupa anche la politica: "Abbiamo firmato e depositato alla Polizia un esposto negli interessi di tutta la comunità di Gualdo Tadino", sottolineano i senatori Cinque Stelle, Emma Pavanelli e Sergio Romagnoli. "La sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica in sanatoria relativa alle opere di protezioni dei pozzi di captazione dell’acqua minerale Rocchetta. Pozzi, quindi, abusivi, visto che non esistono autorizzazioni a riguardo. La sentenza stabilisce quindi che Rocchetta ripristini l’area della fonte. E’ necessario che l’autorità giudiziaria faccia accertamenti e valutazioni".