Escalation dello scontro politico-giudiziario. Tra veleni, parole grosse e denunce incrociate. Nel pomeriggio una conferenza stampa a Palazzo Spada vede la Giunta al completo, tranne il sindaco Stefano Bandecchi. Tra i banchi anche diversi consiglieri comunali di maggioranza ed esponenti di Alternativa popolare. Il vicesindaco Riccardo Corridore è perentorio. "Bandecchi è stato sottoposto ad azioni di bullismo fin dalla campagna elettorale", "Ha subito un’azione indegna sotto il proflilo morale e politico", "Prima è stato usato come un bancomat, ha investito nello sport e in beneficenza, da quando è sceso in politica è stato considerato un mostro e insultato da quella parte politica che lo aveva acclamato": alcuni passaggi dell’intervento del vicensindaco. Poi il caos in Consiglio comunale di lunedì. "Nessuno è stato toccato", "Lo hanno chiamato pagliaccio e delinquente". "C’è un rispetto istituzionale da ossevare e Ap pretende rispetto per sindaco, Giunta e consiglieri – aggiunge Corridore – Io stesso ho presentato sette denunce per diffamazione a mezzo stampa via social. Noi siamo contro un sistema che ha rovinato Terni e l’Italia". Il sindaco ha presentato una denuncia alla polizia rispetto ai fatti di lunedì; i consiglieri di FdI si erano rivolti ai carabinieri. "Abbiamo rimesso atti e carte all’autorità di pubblica sicurezza e alla Prefettura": afferma all’Adnkronos il capogruppo Marco Cecconi. "Abbiamo presentato un esposto ai carabinieri in cui si fa riferimento ai fatti – continua Cecconi – riconducibili a filmati visibili sul sito del Consiglio".
CronacaFar West in Consiglio Il vicesindaco Corridore: "Nessuno è stato toccato"